sabato 21 novembre 2015

Davvero con le parole dell'uomo della strada, due righe per comprendere cosa sia l'Isis perchè si parli di Stato, movimento,Califfato: quanti di noi davvero comprendono? Innanzitutto dobbiamo partire da un concetto ben chiaro: gli Arabi sono un popolo ma non una Religione ed al loro interno coesistono Musulmani, Cristiani ed anche Ebrei; i Musulmani sono divisi tra Sunniti e Sciiti e tra di essi i cosiddetti laici o gli Islamisti. La Siria è da sempre stata una "piattaforma petrolifera" di immenso valore e, dopo Assad padre, nel 2000 arriva Assad figlio il quale, nonostante cerchi di portare "innovazioni occidentali" al suo Governo ha in comune col padre il fatto di rappresentare una minoranza del popolo siriano: Assad è, infatti, Musulmano, Sciita e LAICO e vede contrapporsi a sè gli stessi Musulmani, Sciiti ISLAMICI ( esercito libero siriano e fronte islamico: comunemente definiti Opposizione)messe insieme, queste due fazioni non rappresentano che il 13% del popolo Siriano del quale un 10% sono Cristiani; dalla parte opposta, sempre in Siria, vi sono due regimi Arabo/Musulmano/Sunnita/Islamista che rispondono al nome di al Quaeda ed Isis dei quali, quest'ultima , controlla parte della Siria e gran parte dell'Iraq. Alla luce di questo non spetta a noi stabilire se si possa parlare di "Stato dell'Isis" nè possiamo noi, piccoli uomini, sapere se, da chi e come venga esso sovvenzionato certo è che....tante "ombre" sfuggono alle nostre letture. Una profezia, tuttavia, vorrei tenere per buona: quella del Colonnello Gheddafi il quale disse che, dopo di sè, sarebbe regnato il caos. Purtroppo, a mio modesto avviso, il tragico errore del Presidente Sarkozy è stato ripetuto dal suo successore poichè, se uccidere il leader Libico è stata una grave mancana di buon senso storico, l'attaccare l'ipotetico Stato dell'Isis da parte di uno Stato membro di ben due coalizioni ( Europa e Nato) senza l'appoggio di queste non è da meno.

sabato 14 novembre 2015

Oggi non possiamo che pregare ed indignarci per quanto accaduto in Francia questa notte; atti terroristici incontrollabili o quasi poichè perpetrati con armi di non difficile reperibilità ed in luoghi pubblici od aperti al pubblico ma non ritenuti obbiettivi sensibili o potenziali. Siamo tutti vicini alla Nazione francese ed alle Sue vittime e nessuno vuole trovare ragioni di giustificazione o comprensione, tuttavia mi chiedo il perchè di tanto odio e davvero vorrei che tutti ci fermassimo qualche istante a riflettere: noi vediamo cio' che accade qui, da noi, in occidente, ma non ci è dato di sapere cosa succeda realmente di là così come, credo, non ci siano date di conoscere tante, troppe verità. Gheddafi ammoniva che alla sua morte si sarebbe scatenato il caos perchè, forse, in Libia un potere forte, benchè dittatoriale, occorreva non solo per mantenere la stabilità in quella Nazione ma per garantirla in tutta un'area ora in balia del nulla; ci siamo visti costretti ad appoggiare la follia dell'allora Presidente francese Sarkozy mentre forse solo Berlusconi tentava, al tempo, di opporsi arrendendosi poi alle ragioni di Stato. Forse un'Ordine delle cose potrebbe esistere tanto in natura, quanto in politica e, quando la mano dell'uomo, tenta di modificarlo non puo' che sconvolgerlo con le relative conseguenze.