sabato 26 ottobre 2019

Bisogna imparare a collaborare con l'inevitabile

Oggi ho potuto vivere un’esperienza umana e professionale davvero importante. Sono stato ospitato negli studi di Torino Web Tv all’interno della  trasmissione “Il cassetto dello Gnomo”, primo e unico programma televisivo interamente condotto da ragazzi affetti dalla Sindrome di Asperger. Mio compagno di avventura in questa, come in tutta l’esperienza attraverso questo mondo, Ugo Parenti alias Gnomo ASPirino, fondatore di “pronto soccorso autismo”.  Come sempre accade quando parlo e mi confronto con Ugo, il tempo è volato. Rubo a Ugo Parenti una massima : bisogna imparare a collaborare con l’inevitabile”. Collaborare con l’inevitabile” non significa “convivere con l’inevitabile” ma rappresenta qualcosa di più, significa non solo accettare ma far si che l’inevitabile diventi parte della nostra vita, vuol dire dare all’ “inevitabile” un significato, un senso.


domenica 13 ottobre 2019

I cavalli patiscono il caldo e temono molto poco il freddo.

Come ogni anno, con l'avvicinarsi dell'inverno, molti cavalieri e amazzoni iniziano a preoccuparsi di come possano patire l'abbassamento delle temperature, soprattutto nelle ore notturne, i cavalli. In pochi, forse, sanno che la temperatura esterna ideale per un cavallo è di circa cinque gradi con una massima di dieci mentre la zona cosiddetta termoneutra va dai dieci ai quindici gradi: un cavallo, per certo, è maggiormente a proprio agio a zero gradi, o a qualche grado sotto lo zero, che alle temperature , da molti ritenute anche per loro piacevoli, di venti e oltre gradi. In un cavallo, lasciato libero, senza condizionamenti umani, spesso errati, potremo notare una evidente crescita del pelo durante le stagioni invernali e, sebbene possa disporre di ripari, sarà molto facile vederlo stare fuori a godersi una bella pioggerella o una nevicata, l'importante è che abbia uno spazio tale da poter fare qualche metro e qualche sgroppata per, se necessario, scaldarsi: ai cavalli basta, infatti, molto poco per creare adrenalina. Figuriamoci che, un cavallo il quale , ad un esame del sangue, possa risultare leggermente in difetto di globuli rossi potrebbe, ripetendo l'esame dopo un minuto di euforia, essere, addirittura, sopra ai parametri medi! I cavalli soffrono il caldo...e già! Proprio quando noi pensiamo di fare loro cosa gradita, in estate, con temperature di venticinque o oltre gradi uscendo per una passeggiata rischiamo di far loro del male. In ultimo, ricordiamoci, poi, che il cavallo, esattamente come l'uomo, suda dalla pelle e che specie animali di maggiori dimensioni hanno, generalmente, maggiore difficoltà a disperdere il calore a causa di un rapporto superficie cutanea/massa corporea meno vantaggioso. Troppo spesso siamo portati a ragionare secondo i parametri umani che non rispecchiano, tuttavia, quelli animali. Per certo dovremmo preoccuparci maggiormente di dar loro riparo durante un pomeriggio o una notte molto caldi che durante serate e nottate invernali, per loro, magari, decisamente piacevoli.