lunedì 27 gennaio 2020
Condividendo una riflessione del professor Zagrebelsky
Ho avuto l'onore di conoscere il professor Gustavo Zagrebelsky all'Università di Torino quando era professore ordinario di Diritto Costituzionale, ai tempi il mio docente era il professor Francesco Pizzetti, già presidente dell'autorità Garante per la Privacy. Mi sento di condividere pienamente la riflessione del professore riguardo all'ennesima azione sopra le righe di Matteo Salvini; Gustavo Zagrebelsky ha paragonato la fanfaronata della, ormai celebre, citofonata di Salvini ai fatti di quella che è tristemente nota come "La notte dei cristalli": la notte tra il 9 e il 10 novembre 1938 durante la quale vennero date alle fiamme più di mille sinagoghe, distrutti cimiteri ebraici e bruciati negozi e case private con il preciso ordine alle autorità di non intervenire. Certo il paragone proposto dal professore è molto pesante ma, come io stesso ho, più volte, scritto, la grande deficienza - intesa nel senso classico del termine, quindi nel suo originario significato di "mancanza" - dell'ex ministro della Repubblica sta proprio nel fatto di non comprendere, o non volerlo fare, come ogni suo gesto - essendo lui un personaggio pubblico, non dimentichiamolo - possa scatenare il fanatismo di emuli, magari non tutti propriamente equilibrati, fatto che in una comunità di milioni di persone potrebbe non essere così strano. Salvini si macchia spesso, troppo spesso,di azioni indegne quali la sceneggiata estiva al Papete oppure incaute quali la citofonata in questione, ca va sans dire.
domenica 19 gennaio 2020
Lo sci, quello importante, è tornato sulle nevi della Via Lattea.
Io credo che un comprensorio sciistico d'importanza assoluta come la Via Lattea non possa prescindere dall'ospitare manifestazioni sportive - sciistiche di livello mondiale. Sono, dunque, estremamente felice del fatto la Coppa del Mondo abbia fatto ritorno al colle del Sestriere... se ne sentiva davvero la mancanza! L'organizzare una manifestazione simile non è, di certo, impresa semplice; anche fenomeni atmosferici sempre auspicati in montagna come una bella nevicata possono, all'interno di un equilibrio tanto delicato di necessità da soddisfare, rappresentare un pericoloso intoppo all'organizzazione. Purtroppo le male lingue sono sempre esistite e sempre esisteranno ma, avendo personalmente assistito a questa due giorni e avendo raccolto opinioni anche da gente che il mondo delle gare lo gira, come gli amici del Federica Brignone Official Fan Club, il bilancio per il Colle non può che essere positivo e, ne sono certo, se ne vedranno liete conseguenze anche a livello turistico benché, occorre dire che, negli ultimi anni, il livello si è da sé, comunque, alzato.
domenica 15 dicembre 2019
La tristezza del "fenomeno Greta"
Greta Thunberg è, di certo, una Asperger classica: i soggetti affetti da Sindrome di Asperger sono persone estremamente intelligenti ma assolutamente monotematiche.Difficile dire se questa mania ambientalista le sia stata inculcata o sia nata da sé, certo è che molti, probabilmente i genitori stessi, la stanno strumentalizzando. La sua lotta mi sembra, piuttosto, una fobia assecondata per obbligo o per interesse ma ciò che davvero spaventa è immaginare il futuro di questa ragazza, pensare al momento in cui questa bolla mediatica si sgonfierà e, di lei, altro non rimarrà che una bambina resa disadattata da chi, oggi, la sta, biecamente, utilizzando.
martedì 3 dicembre 2019
Perchè si dice che un cavallo il quale mostri, in controluce, una scacchiera nel mantello sia in salute?
Tutti coloro che vivono il mondo dell'equitazione sanno che, quando un cavallo mostra sul suo mantello, magari se osservato con una particolare incidenza della luce, una sorta di scacchiera la ragione sta nel fatto che il cavallo sia particolarmente in salute. Tutti lo sanno ma nessuno, o quasi, ne conosce le ragioni. Oggi, parlando con un caro amico veterinario, ho ricevuto una affascinante spiegazione. Un cavallo particolarmente in salute ha un mantello "lucente" un pò come una persona che sta bene ha una bella pelle e dei bei capelli. Quando il mantello è particolarmente sano è possibile, a seconda della incidenza della luce, osservare la differente irrorazione da parte dei vasi sanguigni delle differenti zone del mantello. Quella scacchiera che notiamo, quindi, altro non sarebbe che l'immagine della vascolarizzazione del manto del dorso, della groppa, del costato, del fianco, della coscia ( le zone in cui solitamente è maggiormente evidente) visibile grazie alla sua lucentezza.
venerdì 29 novembre 2019
La Logica, la Matematica e la scacchiera
Il termine "logica" deriva dal greco "logos" che significa sia "parola" che "ragione". La logica è alla base della matematica insieme all'intuizione, alla memoria e alla dimostrazione ... ma la logica è alla base di qualsivoglia materia dal latino al greco, dalla fisica alla chimica . La domanda, allora è: come definiamo la logica? Cosa pensiamo che essa sia? La logica è un dono, il dono di ricordare nozioni ( la memoria è una forma di intelligenza) e di saperle applicare in modo da giungere a un risultato potendolo argomentare. Gli scacchi altro non sono che un gioco di memoria e logica; la scacchiera altro non è che un problema matematico da risolvere e non c'è azzardo, nulla è coperto o nascosto e, se i nostri occhi non vedono qualcosa, è solo la conseguenza di un difetto di attenzione, nulla piu'.
sabato 26 ottobre 2019
Bisogna imparare a collaborare con l'inevitabile
Oggi ho potuto vivere un’esperienza umana e professionale davvero importante. Sono stato ospitato negli studi di Torino Web Tv all’interno della trasmissione “Il cassetto dello Gnomo”, primo e unico programma televisivo interamente condotto da ragazzi affetti dalla Sindrome di Asperger. Mio compagno di avventura in questa, come in tutta l’esperienza attraverso questo mondo, Ugo Parenti alias Gnomo ASPirino, fondatore di “pronto soccorso autismo”. Come sempre accade quando parlo e mi confronto con Ugo, il tempo è volato. Rubo a Ugo Parenti una massima : bisogna imparare a collaborare con l’inevitabile”. Collaborare con l’inevitabile” non significa “convivere con l’inevitabile” ma rappresenta qualcosa di più, significa non solo accettare ma far si che l’inevitabile diventi parte della nostra vita, vuol dire dare all’ “inevitabile” un significato, un senso.
domenica 13 ottobre 2019
I cavalli patiscono il caldo e temono molto poco il freddo.
Come ogni anno, con l'avvicinarsi dell'inverno, molti cavalieri e amazzoni iniziano a preoccuparsi di come possano patire l'abbassamento delle temperature, soprattutto nelle ore notturne, i cavalli. In pochi, forse, sanno che la temperatura esterna ideale per un cavallo è di circa cinque gradi con una massima di dieci mentre la zona cosiddetta termoneutra va dai dieci ai quindici gradi: un cavallo, per certo, è maggiormente a proprio agio a zero gradi, o a qualche grado sotto lo zero, che alle temperature , da molti ritenute anche per loro piacevoli, di venti e oltre gradi. In un cavallo, lasciato libero, senza condizionamenti umani, spesso errati, potremo notare una evidente crescita del pelo durante le stagioni invernali e, sebbene possa disporre di ripari, sarà molto facile vederlo stare fuori a godersi una bella pioggerella o una nevicata, l'importante è che abbia uno spazio tale da poter fare qualche metro e qualche sgroppata per, se necessario, scaldarsi: ai cavalli basta, infatti, molto poco per creare adrenalina. Figuriamoci che, un cavallo il quale , ad un esame del sangue, possa risultare leggermente in difetto di globuli rossi potrebbe, ripetendo l'esame dopo un minuto di euforia, essere, addirittura, sopra ai parametri medi! I cavalli soffrono il caldo...e già! Proprio quando noi pensiamo di fare loro cosa gradita, in estate, con temperature di venticinque o oltre gradi uscendo per una passeggiata rischiamo di far loro del male. In ultimo, ricordiamoci, poi, che il cavallo, esattamente come l'uomo, suda dalla pelle e che specie animali di maggiori dimensioni hanno, generalmente, maggiore difficoltà a disperdere il calore a causa di un rapporto superficie cutanea/massa corporea meno vantaggioso. Troppo spesso siamo portati a ragionare secondo i parametri umani che non rispecchiano, tuttavia, quelli animali. Per certo dovremmo preoccuparci maggiormente di dar loro riparo durante un pomeriggio o una notte molto caldi che durante serate e nottate invernali, per loro, magari, decisamente piacevoli.
Iscriviti a:
Post (Atom)