giovedì 24 agosto 2017

In due parole cosa si intende per Inquisizione

L'Inquisizione era la procedura eseguita da un Tribunale ecclesiastico per reprimere ed estirpare l'eresia. Venne creata nel XII Secolo quando la Chiesa dovette lottare contro i Catari ed i Valdesi. Piu' tardi il Concilio Lateranense del 1215 ed il Concilio di Tolosa del 1229 dichiararono essere dovere dei Vescovi ricercare e giudicare gli eretici e consegnarli per il castigo al Braccio secolare. Nel 1231 Gregorio IX sottraeva l'Inquisizione alla giurisdizione dei Vescovi e l'affidava ad Inquisitori permanenti dell'Ordine Domenicano, di nomina pontificia. Essa trae il suo nome dalla "Inquisitio", una procedura del diritto romano basata sulla formulazione di un'accusa da partedell'autorità giudiziaria pur in assenza di denunce sostenute da testimoni attendibili. Tale procedura trova la sua codificazione nel decreto "Ad abolendam" emanato da Papa Lucio III nel 1184; con il papato di Gregorio IX, tra il 1227 ed il 1241, la procedura inquisitoria si trasforma in una nuova istituzione che avrà diffusione nella Francia meridionale con il nome di "Sacra Inquisizione"; il successore di gregorio IX, Innocenzo IV, non trascurò di proseguire nell'opera iniziata dal suo predecessore. Nel 300 erano attivi tribunali a livello territoriale deputati ad dagare anche su reati quali la blasfemia, la bigamia, la stregoneria. Tomas de Torquemada, il Priore del Convento domenicano della Santa Cruz e confessore dei Re cattolici Isabella di Castiglia e Ferdinando II di Aragona, fu il primo a gestire un Tribunale centrale di natura religiosa ma al servizio del potere politico nel senso che i Giudici dell'Inquisizione spagnola dei quali lui era a capo, venivano si nominati dal Papa ma su indicazione della Monarchia di Spagna: fu lo strumento di un'operazione voluta da Ferdinando d'Aragona, il cattolico e da sua moglie Isabella di Castiglia."

sabato 19 agosto 2017

Buonisti o Razzisti

Di fronte ad eventi quali quelli di Barcellona, Nizza e quanti altri ciò che mi lascia sempre maggiormente basito è la "ferma condanna da parte di tutto il mondo islamico". L'Islam è una religione, non la sola del mondo arabo, e se, davanti a stragi come quelle alle quali siamo stati costretti ad assistere, perpetrate in nome di Essa, i Suoi rappresentanti se ne chiamano fuori, forse, dovremmo accettare che sia nata una "nuova religione" alla quale gli stessi terroristi dovrebbero dare un nome. In questo modo, forse, potremmo evitare di doverci trovare di fronte alla dicotomia buonisti-razzisti. Non si tratta, infatti, ormai piu', di colore della pelle, origini e quanto altro perchè, è dimostrato come alcuni di questi pazzi siano nati, vissuti magari in Italia o, comunque, in Europa, figli di italiani o cittadini europei. Personalmente non mi ritengo "buonista" ma nemmeno "razzista", tuttavia esiste un problema di fondo: se il capo religioso e leader sprituale di una comunità la quale consti di milioni di soggetti, piuttosto che predicare la pace, l'uguaglianza e la tolleranza, bene o male che sia fatto, invochi lo sterminio dell'eretico che altro non è che colui che esprima un sentimento religioso diverso...beh i due, dieci, cento mille folli che lo seguiranno li troverà sempre. Il cancro altro non è che una o piu' cellule impazzite, fuori controllo, dentro il nostro corpo che lo divorano lentamente e subdolamente....Ora, la mia domanda è: se per sopravvivere fossimo costretti a farci amputare un braccio, forse non lo faremmo? Quell'arto ci occorre, è una parte di noi, lo abbiamo con noi sin dalla nascita ma se rischia di mangiare il nostro corpo dobbiamo accettare di tagliarlo. Ormai non si tratta piu' di razzismo ma di sopravvivenza "Così è se vi pare" ... "L'uomo dal fiore in bocca" insegna, per citare Pirandello.

lunedì 14 agosto 2017

One stick in time saves nine

Ai tempi dell' "esecuzione" dell'orsa Daniza espressi il mio pensiero riguardo alla "deficienza" umana, intesa come mancanza di cultura, cognizione, umanità, che, per altro , rimane il medesimo oggi, di fronte alla morte di K2. Non voglio ripetermi e non lo farò. Un Grizzly puo' arrivare a pesare quattro quintali ed oltre per un'altezza, in piedi, di quasi tre metri; si tratta di un carnivoro il quale, esattamente come noi ... "umani"...necessita di nutrirsi; nella femmina è fortissimo l'istinto materno e la conseguente volontà di proteggere i cuccioli. L'orso era praticamente scomparso dalla nostra penisola, così come il lupo ma l'uomo ha deciso di "ripopolarlo"...per quale ragione? Business, turismo! Bene, non metto in dubbio che un orso possa impazzire, esattamente come un essere umano.... ne contesto, tuttavia, la disparità di trattamento! Ammesso e non concesso che Daniza e K2 fossero da abbattere perchè divenute pericolose -fatto che io non credo plausibile attribuendo la loro reazione..."reazione" appunto non azione.... ad un comportamento deficiente ed illogico dell'essere umano - mi chiedo: perchè un uomo possa uccidere impunemente da ubriaco alla guida della sua auto una famiglia e non scontare piu' che una minimerrima ammenda; perchè un uomo o una donna possano assillare, sempre impunemente, chiunque esercitando violenze mentali ed anche fisiche senza scontare un giorno di prigione; perchè, nel nostro mondo di perfetti umani, l'omocidio dovuto a follia, gelosia e quanto altro, sia da accettare anche se vi siano stati cento e, forse, mille segnali prima dell'evento fatale ...mentre un cane giudicato pericoloso poichè, per difesa, ha morsicato un tizio venga ucciso o, un'orsa che, infastidita, provocata e quanto altro nel proprio habitat, venga perseguita fino all'esecuzione poichè ritenuta pericolosa. Tanti si chiedono se valga meno la vita di un animale rispetto a quella di un uomo. Io, da giurista prima che da scrittore, mi domando se,con la nostra giustizia, la vita umana possa ancora trovare difesa. Viviamo in una società che uccide per business una mamma orsa la quale altra colpa non ha avuto che difendere i propri cuccioli dalla deficienza umana ma che non è in grado di tutelare una madre, una donna, un padre, un fratello minacciati, picchiati, vessati da un figlio, un compagno, un fratello fino a che la pazzia umana non abbia fatto il proprio tragico corso. Eh si, signori perchè, a questo punto torniamo al titolo dell'articolo che, in italiano, risulterebbe essere "prevenire è meglio che curare"e la domanda è: ritenete, forse, che sia logica la risposta di un Magistrato il quale,di fronte al caso di un soggetto che abbia picchiato, minacciato, vessato un terzo si debba arrendere ad ammettere che..."tanto fino a quando non scappi il morto non possiamo fare nulla". La mia risposta è....no! Eppure questa è la nostra Giustizia, scusate, giustizia...la quale permette di uccidere un animale solo perchè "animale" ma non è in grado di difenderci da chi, volendo usare la parola "animale" in senzo spregiativo, con tale termine meriterebbe di essere identificato.