lunedì 27 maggio 2019

Per alcune realtà, in Politica, vincere è molto peggio che perdere.

Salvini si gonfia come un pavone con i voti di coloro con i quali, secondo la campagna elettorale "pre Governo giallo verde", non si sarebbe mai alleato; Di Maio non ha altra via se non quella di non piegare la testa e continuare a contrastare le idee del presunto alleato, il tutto per non ammettere di essere morto; Salvini non ha altra via se non l'abbandonare gli illuminati pentastellati per non affondare tra qualche mese - gli italiani hanno dimostrato di stare cercando l'uomo forte e l'uomo forte non si piega -; Salvini ora non ha piu' visiere da togliere dal suo casco e deve vederci chiaro con la sola rimasta, la quale, a dispetto delle apparenze è maggiormente appannata di quello che sembra. " L'uomo del fare", adesso deve fare ed è qui che il lavoro diventa difficile. Uno scalatore, una volta, mi disse che fosse piu' insidioso scendere dal Cervino che scalarlo: quella che, a chi non ne sa, pare una "semplice discesa", nella realtà costituisce, a volte, una trappola mortale. Non sempre chi vince lo vuole davvero, Trump docet e il guru è il medesimo!

mercoledì 22 maggio 2019

Cultura: dal latino colere, coltivare.



Cultura, dal verbo colere, coltivare. Oggi, parlando con il Preside dell'Istituto Internazionale di Torino dove ha anche sede il mio Laboratorio di scrittura e giornalismo, abbiamo condiviso una riflessione: "se non sai una cosa ...insegnala." Si, è una battuta: ma non lo è! Abbiamo cercato di trasmettere questo messaggio ai nostri ragazzi per far comprendere loro come, per essere veramente padroni di una materia, si debba essere in grado di spiegarla ad altri. Finito l'incontro con gli allievi ci siamo guardati negli occhi con un sorriso ed abbiamo condiviso lo stesso pensiero...tanti, oggi, prendono alla lettera questo consiglio, ma troppo alla lettera! Come ogni massima, se non interpretata, rischia di essere dannosa. Certo, interpretare comporta l'aver compreso e, l'aver compreso, implica l'aver coltivato. Nei giorni dell'improvvisazione l'ironia può risultare incomprensibile.

sabato 4 maggio 2019

Con l'età si diventa...moderati.

Con gli anni si diventa ...moderati.

Qualche giorno fa ho incontrato Massimo Guerrini: ero incuriosito dal fatto che io, di destra da quando ho avuto diritto di voto, mi trovassi concorde con tante idee, per così dire di sinistra. Alla fine ho compreso che, come diceva il grande Giorgio Gaber " destra, sinistra, basta!". Sono solo campanilismi retaggio di vecchie convinzioni storiche ormai passate che tendono ad imprigionare la nostra libertà rendendola succube di ideologie ormai desuete. Sedendomi al tavolo con Massimo mi sono trovato davanti una persona che la pensava e la pensa esattamente come me..."eppure io sono di destra" mi dicevo. Ecco, allora che, forse una parola "moderati" rappresentato il filo conduttore, la trade union del nostro incontro. Devo ammettere di aver sempre aborrito i cosiddetti "radical chic" ma mi sento in dovere di far riflettere tutti coloro che credono ancora in tale pensiero che quei tempi, che pure sono esistiti, oggi non esistono piu'. Per i nostalgici potrei citare le parole di Roberto Vecchioni "erano tempi, eran bei tempi, era tanto tempo fa". Oggi sono lieto di aver trovato una realtà che parla di cultura, parla di progresso, parla di innovazione, parla di equilibrio, parla di rispetto, parla di sicurezza senza inseguire il voto della follia umana fomentata dalla percezione del pericolo che è cosa ben diversa dal pericolo in sè.