domenica 15 dicembre 2019

La tristezza del "fenomeno Greta"

Greta Thunberg è, di certo, una Asperger classica: i soggetti affetti da Sindrome di Asperger sono persone estremamente intelligenti ma assolutamente monotematiche.Difficile dire se questa mania ambientalista le sia stata inculcata o sia nata da sé, certo è che molti, probabilmente i genitori stessi, la stanno strumentalizzando. La sua lotta mi sembra, piuttosto, una fobia assecondata per obbligo o per interesse ma ciò che davvero spaventa è immaginare il futuro di questa ragazza, pensare al momento in cui questa bolla mediatica si sgonfierà e, di lei, altro non rimarrà che una bambina resa disadattata da chi, oggi, la sta, biecamente, utilizzando.

martedì 3 dicembre 2019

Perchè si dice che un cavallo il quale mostri, in controluce, una scacchiera nel mantello sia in salute?

Tutti coloro che vivono il mondo dell'equitazione sanno che, quando un cavallo mostra sul suo mantello, magari se osservato con una particolare incidenza della luce, una sorta di scacchiera la ragione sta nel fatto che il cavallo sia particolarmente in salute. Tutti lo sanno ma nessuno, o quasi, ne conosce le ragioni. Oggi, parlando con un caro amico veterinario, ho ricevuto una affascinante spiegazione. Un cavallo particolarmente in salute ha un mantello "lucente" un pò come una persona che sta bene ha una bella pelle e dei bei capelli. Quando il mantello è particolarmente sano è possibile, a seconda della incidenza della luce, osservare la differente irrorazione da parte dei vasi sanguigni delle differenti zone del  mantello. Quella scacchiera che notiamo, quindi, altro non sarebbe che l'immagine della vascolarizzazione del manto del dorso, della groppa, del costato, del fianco, della coscia ( le zone in cui solitamente è maggiormente evidente) visibile grazie alla sua lucentezza.


venerdì 29 novembre 2019

La Logica, la Matematica e la scacchiera

Il termine "logica" deriva dal greco "logos" che significa sia "parola" che "ragione". La logica è alla base della matematica insieme all'intuizione, alla memoria e alla dimostrazione ... ma la logica è alla base di qualsivoglia materia dal latino al greco, dalla fisica alla chimica . La domanda, allora è: come definiamo la logica? Cosa pensiamo che essa sia? La logica è un dono, il dono di ricordare nozioni ( la memoria è una forma di intelligenza) e di saperle applicare in modo da giungere a un risultato potendolo argomentare. Gli scacchi altro non sono che un gioco di memoria e logica; la scacchiera altro non è che un problema matematico da risolvere e non c'è azzardo, nulla è coperto o nascosto e, se i nostri occhi non vedono qualcosa, è solo la conseguenza di un difetto di attenzione, nulla piu'.

sabato 26 ottobre 2019

Bisogna imparare a collaborare con l'inevitabile

Oggi ho potuto vivere un’esperienza umana e professionale davvero importante. Sono stato ospitato negli studi di Torino Web Tv all’interno della  trasmissione “Il cassetto dello Gnomo”, primo e unico programma televisivo interamente condotto da ragazzi affetti dalla Sindrome di Asperger. Mio compagno di avventura in questa, come in tutta l’esperienza attraverso questo mondo, Ugo Parenti alias Gnomo ASPirino, fondatore di “pronto soccorso autismo”.  Come sempre accade quando parlo e mi confronto con Ugo, il tempo è volato. Rubo a Ugo Parenti una massima : bisogna imparare a collaborare con l’inevitabile”. Collaborare con l’inevitabile” non significa “convivere con l’inevitabile” ma rappresenta qualcosa di più, significa non solo accettare ma far si che l’inevitabile diventi parte della nostra vita, vuol dire dare all’ “inevitabile” un significato, un senso.


domenica 13 ottobre 2019

I cavalli patiscono il caldo e temono molto poco il freddo.

Come ogni anno, con l'avvicinarsi dell'inverno, molti cavalieri e amazzoni iniziano a preoccuparsi di come possano patire l'abbassamento delle temperature, soprattutto nelle ore notturne, i cavalli. In pochi, forse, sanno che la temperatura esterna ideale per un cavallo è di circa cinque gradi con una massima di dieci mentre la zona cosiddetta termoneutra va dai dieci ai quindici gradi: un cavallo, per certo, è maggiormente a proprio agio a zero gradi, o a qualche grado sotto lo zero, che alle temperature , da molti ritenute anche per loro piacevoli, di venti e oltre gradi. In un cavallo, lasciato libero, senza condizionamenti umani, spesso errati, potremo notare una evidente crescita del pelo durante le stagioni invernali e, sebbene possa disporre di ripari, sarà molto facile vederlo stare fuori a godersi una bella pioggerella o una nevicata, l'importante è che abbia uno spazio tale da poter fare qualche metro e qualche sgroppata per, se necessario, scaldarsi: ai cavalli basta, infatti, molto poco per creare adrenalina. Figuriamoci che, un cavallo il quale , ad un esame del sangue, possa risultare leggermente in difetto di globuli rossi potrebbe, ripetendo l'esame dopo un minuto di euforia, essere, addirittura, sopra ai parametri medi! I cavalli soffrono il caldo...e già! Proprio quando noi pensiamo di fare loro cosa gradita, in estate, con temperature di venticinque o oltre gradi uscendo per una passeggiata rischiamo di far loro del male. In ultimo, ricordiamoci, poi, che il cavallo, esattamente come l'uomo, suda dalla pelle e che specie animali di maggiori dimensioni hanno, generalmente, maggiore difficoltà a disperdere il calore a causa di un rapporto superficie cutanea/massa corporea meno vantaggioso. Troppo spesso siamo portati a ragionare secondo i parametri umani che non rispecchiano, tuttavia, quelli animali. Per certo dovremmo preoccuparci maggiormente di dar loro riparo durante un pomeriggio o una notte molto caldi che durante serate e nottate invernali, per loro, magari, decisamente piacevoli.

sabato 28 settembre 2019

Eutanasia o fede?

Non sono un teologo ma credo che la discussione riguardo alla cosiddetta eutanasia, o suicidio assistito, vada spostata sul piano del "libero arbitrio". Se è vero che l'uomo e la donna nascono liberi devono poterlo essere fino alla fine decidendo se accettare o meno una condanna alla sofferenza senza speranza alcuna.  Un testamento è, tuttavia, atto revocabile fino all'ultimo istante di vita, il che mi porta a riflettere sul fatto che la possibilità di revocare la scelta potrebbe essere concessa unicamente a chi non solo sia in grado di intendere e volere ma abbia una benchè minima possibilità di esprimere il prorio pensiero, fosse solo a mezzo di  un battito di ciglia.  Dovremmo, poi, passare attraverso la definizione stessa di "vita" e, su questo punto, davvero, credo nessuno possa esprimere un pensiero; certo potremmo, facilmente, pensare che una persona costretta in un letto senza possibilità alcuna di muoversi altro non desidererebbe che la morte ma, poi, dobbiamo realizzare che, per nostra fortuna, almeno per il momento e salvo brutti scherzi della Vita, quella condizione non potremo comprenderla.  Quando da bambini vedevamo un quarant'enne pensavamo fosse un vecchio ma, oggi, arrivati ai quaranta e superati abbondantemente, comprendiamo come la Vita sembri iniziare adesso.   Sul piano etico e morale, dunque, la mia risposta è: beati voi che, in un senso o nell'altro avete una risposta perchè io proprio non ce l'ho.  Sul piano pratico mi chiedo se sia necessario tutto questo clamore mediatico. E' davvero così difficile porre fine ad un' esistenza ormai quasi terminata facendo passare il tutto come "morte naturale"?  Questa è la ragione per la quale non credo piu' a queste lotte donchisciottesche: perchè sono strumentalizzabili. Certo, tutto questo è vero ma il fatto che una cosa sia possibile anche se non legale ad altro non porterebbe che a  creare un mondo sommerso. Poniamo, dunque, il caso di un soggetto il quale abbia dichiarato che, trovatosi in condizione di non poter essere autosufficiente, la sua scelta fosse la morte e poniamo il caso che, quello stesso soggetto, capitato in quella condizione desideri, comunque vivere ma non possa comunicarlo... Di certo non invidio il Legislatore il quale debba legiferare sul caso...perchè certezze non ne ho!

domenica 8 settembre 2019

Un Governo che potrebbe durare....

 Certamente risulta quantomeno "particolare" l'alleanza di due forze che, fino a poco tempo prima, si scambiavano insulti quasi da querela eppure anche la precedente coalizione aveva promesso, e si era ripromessa, di non allearsi mai col nemico leghista o pentastellato...et voilà
 Certamente, almeno a parere di chi scrive, l'Europa unita è stata un errore poichè errore è cercare di unire ciò che nasce, per storia, diviso ed errore è stato credere che gli Stati Uniti d'America investissero nel nostro Continente quando, invece, si sono rivolti al fronte asiatico.
 Detto ciò questa nuova alleanza chiamata, mi pare, "Giallo Rossa" potrebbe avere del buono. Intanto si respira già un'aria diversa: Salvini aveva governato - era titolare del dicastero, numero uno per importanza e potere - facendo leva su sentimenti di odio, fobie, paure; il Ministro degli Interni ci stava isolando in Europa e l'Italia non si può permettere di uscire dall'Europa unita, realtà che, nel bene o nel male, esiste.   Certamente questa ondata di sovranismo avrà scosso gli animi europei e non è detto che, per evitarne un ritorno, non venga data una mano all'Italia. Non mi preoccuperei, poi, del Ministero degli Esteri concesso a Gigino Di Maio: se è vero che non parla una parola di inglese è anche vero che, a meno della presenza di spiccate personalità al suo interno, la politica estera è, ormai, appannaggio dei premier
 Paradossalmente anche chi, come me, ha da sempre criticato i Cinquestelle deve, oggi, ringraziarli per avere liberato l'Italia da un incubo ben peggiore. I Grillini possono ancora far passare la loro mossa come "fatta per il bene della Nazione", questione a cui noi non crediamo ma che lasciamo passare... per convenienza. Certamente, ora, i Pentastellati, dovranno mettere giudizio, abbassare le pretese e capire di avere molto da imparare da chi conosca davvero l'ars politica nella consapevolezza che una seconda ancora di salvezza non sarebbe credibile e creduta.

giovedì 29 agosto 2019

Il cuore oltre la rete. Perché il tennis è lo sport per tutti gli atleti.....

Perché il tennis e' lo sport per tutti gli atleti.

Qualsiasi sciatore, calciatore, pilota, scalatore, cestista, ciclista , golfista ...gioca, durante il tempo libero, a tennis. Anzi, il tennis è consigliato da qualunque allenatore. Il tennis è, infatti, uno sport estremamente faticoso ma, anche, estremamente completo; quasi il settantacinque per cento dello sforzo fisico si compie nel momento in cui si colpisce la palla! Eppure, se le gambe non ci portano alla giusta distanza, tutto risulta inutile. Personalmente ho, da sempre, avuto un rapporto di "odio e amore" con questo sport; tanti che mi hanno, da bambino, visto giocare mi hanno da sempre considerato uno che "aveva il braccio ma non la testa"...Ecco, la testa! Leggo un articolo dello psichiatra Paolo Crepet nel quale il professore afferma come la competizione non selezioni i migliori ma i meno sensibili. Per quanto concerne il tennis credo che questa definizione possa calzare alla perfezione, almeno nel mio caso. Io sono una persona, forse, ipersensibile e molto emotiva, non ho memoria di quante partite avrei potuto, da giovanissimo, vincere se non avessi avuto il cosiddetto "braccino"... E già, perchè quando hai paura di sbagliare il movimento del braccio rallenta e la palla, paradossalmente, va lunga. Il tennis è uno sport particolare perchè devi ragionare ma, allo stesso tempo, spegnere la testa ...pensate "ragionare e spegnere la testa"...sembra una contraddizione ma non lo è! Significa non avere paura di sbagliare...che non è, poi, forse, il grande freno nella vita di tutti noi? Sono discorsi che aprono mondi e che affronterò nel tempo....Vorrei, tuttavia, tornare al punto principale di questo articolo; l'universalità del tennis. Il tennis è uno sport praticato da qualsivoglia sportivo perché non è uno sport di contatto ( il rischio di infortuni è, quindi , limitato) ed è uno sport dove agilità, velocità, forza elastica e coordinazione fanno da padroni. Il tennis non logora solo il fisico ma la mente...quella moltissimo, ed ecco che, allora, torniamo alle parole del professor Crepet quando asserisce che "la competizione non seleziona i migliori ma i meno sensibili".
Non ho giocato seriamente per almeno venti anni, si qualche momento in cui mi è ripreso il matto, una settimana, forse due ...se negli ultimi venti anni avrò giocato un centinaio di ore è tanto ...Poi è successo che abbia dedicato il mio nuovo romanzo "Mostro, incubo senza fine" a colui che mi ha messo la racchetta in mano: Franco Belli, un dandy di altri tempi, fondatore de "Le Pleiadi" di Torino giocatore di Coppa Davis, figlio di un possidente terriero di Villarbasse che giudicava il tennis un "passatempo per rammolliti"; Emma, la mamma, per aiutare il figlio senza chiedere soldi a Umberto, detto Berto, suo marito e padre di Franco, andava ad accendere le caldaie alle quattro di mattina...una storia vera, una storia di altri tempi.
Quando non si gioca per tanto, tanto, tantissimo tempo, l'unico colpo che rimane è il servizio e...sapete per quale ragione? Perché è il solo colpo che si giochi da fermo! Franco mi costrinse a cambiare impugnatura e a provare e riprovare fino ad avere un servizio che Lui definiva "efficace".
Credo sia dovuto ad un fattore inconscio ma, in questi anni, in tutti i miei romanzi, i personaggi sono stati giocatori o ex giocatori di tennis così ho deciso di riprendere la racchetta in mano, seriamente: quest'anno vi sarò da spettatore ma il prossimo sarà da giocatore...ho deciso di partecipare ai Campionati Italiani Over 45 nel 2020...In fondo si terranno a Milano Marittima, un luogo che ho, da sempre, nel cuore. Sono certo di non poter arrivare nemmeno vicino al titolo ma il fatto di partecipare avrà, per me, comunque un significato: quello di non aver buttato nel dimenticatoio uno sport al quale ho dedicato tempo ed energie della mia vita fino ai venti anni.
( Ringrazio di cuore l'amico Paolo Pambianco per la supervisione e i consigli fornitomi oltre che per  essere stato lo sprone, con il suo esempio di sportivo vero, che mi ha portato alla determinazione di tornare a giocare)

mercoledì 3 luglio 2019

Amore per gli animali o fanatismo?

Il limite è rappresentato dal buon senso.
Il buon senso consta di equilibrio e l'equilibrio abbisogna, anche, di compromessi. Penso esistano posizioni intransigenti che facciano peggio che meglio alla stessa causa che desidererebbero difendere. Mi sono occupato, e continuo a farlo, di sicurezza nell'ambito dell'equitazione in partnership con aziende quali Kask Equestrian e Safety srl - Equiairbag . Continuo e continuerò a battermi per la sicurezza nell'equitazione nella ferma convinzione che i sistemi di protezione siano, negli anni, migliorati e che l'equitazione stessa non debba essere piu' militarmente considerata una "prova di ardimento" ...Detto questo non vorrei mai diventare fobico perchè, se ci spingessimo al limite estremo, dovremmo sostenere che il cavallo non sia nato per essere montato e, allora, dovremmo criticare tutto il mondo equestre e animale, perchè, con ottima probabilità, nemmeno un cane è nato per essere tenuto al guinzaglio.

martedì 25 giugno 2019

Torino e la Sua Sindaca Olimpionica.

Di solito si dice che "chi non fa non sbaglia" ma, anche in questo gli illuminati pentastellati sono riusciti a superare se stessi: teorici del non fare, pratici dello sbagliare. Il Presidente del CONI Giovanni Malagò ha ricordato come, ai tempi della candidatura olimpica di Roma per il 2024, la nostra Capitale avesse tutto per aggiudicarsela...poi è arrivata la nuova amministrazione et voilà. Torino e l'Alta Valle di Susa avrebbero avuto tutte le carte in regola per organizzare nuovamente, dopo venti anni, le Olimpiadi invernali ma sono arrivati gli illuminati, anche qui, et voilà! Immediatamente, poi, si passa al teatrino: Sindaca e Presidente della Regione, uniti, pronti ad offrire il loro sostegno e l'esperienza del Piemonte ai cugini milanesi; Milano che dice "no grazie" e, allora il Presidente della Regione che si affretta a puntualizzare che la colpa è della Sindaca...Nella lotta intestina chi ci perde è Torino, la Valle di Susa, gli albergatori, i ristoratori, tutta l'economia della nostra Regione.

lunedì 27 maggio 2019

Per alcune realtà, in Politica, vincere è molto peggio che perdere.

Salvini si gonfia come un pavone con i voti di coloro con i quali, secondo la campagna elettorale "pre Governo giallo verde", non si sarebbe mai alleato; Di Maio non ha altra via se non quella di non piegare la testa e continuare a contrastare le idee del presunto alleato, il tutto per non ammettere di essere morto; Salvini non ha altra via se non l'abbandonare gli illuminati pentastellati per non affondare tra qualche mese - gli italiani hanno dimostrato di stare cercando l'uomo forte e l'uomo forte non si piega -; Salvini ora non ha piu' visiere da togliere dal suo casco e deve vederci chiaro con la sola rimasta, la quale, a dispetto delle apparenze è maggiormente appannata di quello che sembra. " L'uomo del fare", adesso deve fare ed è qui che il lavoro diventa difficile. Uno scalatore, una volta, mi disse che fosse piu' insidioso scendere dal Cervino che scalarlo: quella che, a chi non ne sa, pare una "semplice discesa", nella realtà costituisce, a volte, una trappola mortale. Non sempre chi vince lo vuole davvero, Trump docet e il guru è il medesimo!

mercoledì 22 maggio 2019

Cultura: dal latino colere, coltivare.



Cultura, dal verbo colere, coltivare. Oggi, parlando con il Preside dell'Istituto Internazionale di Torino dove ha anche sede il mio Laboratorio di scrittura e giornalismo, abbiamo condiviso una riflessione: "se non sai una cosa ...insegnala." Si, è una battuta: ma non lo è! Abbiamo cercato di trasmettere questo messaggio ai nostri ragazzi per far comprendere loro come, per essere veramente padroni di una materia, si debba essere in grado di spiegarla ad altri. Finito l'incontro con gli allievi ci siamo guardati negli occhi con un sorriso ed abbiamo condiviso lo stesso pensiero...tanti, oggi, prendono alla lettera questo consiglio, ma troppo alla lettera! Come ogni massima, se non interpretata, rischia di essere dannosa. Certo, interpretare comporta l'aver compreso e, l'aver compreso, implica l'aver coltivato. Nei giorni dell'improvvisazione l'ironia può risultare incomprensibile.

sabato 4 maggio 2019

Con l'età si diventa...moderati.

Con gli anni si diventa ...moderati.

Qualche giorno fa ho incontrato Massimo Guerrini: ero incuriosito dal fatto che io, di destra da quando ho avuto diritto di voto, mi trovassi concorde con tante idee, per così dire di sinistra. Alla fine ho compreso che, come diceva il grande Giorgio Gaber " destra, sinistra, basta!". Sono solo campanilismi retaggio di vecchie convinzioni storiche ormai passate che tendono ad imprigionare la nostra libertà rendendola succube di ideologie ormai desuete. Sedendomi al tavolo con Massimo mi sono trovato davanti una persona che la pensava e la pensa esattamente come me..."eppure io sono di destra" mi dicevo. Ecco, allora che, forse una parola "moderati" rappresentato il filo conduttore, la trade union del nostro incontro. Devo ammettere di aver sempre aborrito i cosiddetti "radical chic" ma mi sento in dovere di far riflettere tutti coloro che credono ancora in tale pensiero che quei tempi, che pure sono esistiti, oggi non esistono piu'. Per i nostalgici potrei citare le parole di Roberto Vecchioni "erano tempi, eran bei tempi, era tanto tempo fa". Oggi sono lieto di aver trovato una realtà che parla di cultura, parla di progresso, parla di innovazione, parla di equilibrio, parla di rispetto, parla di sicurezza senza inseguire il voto della follia umana fomentata dalla percezione del pericolo che è cosa ben diversa dal pericolo in sè.

venerdì 22 marzo 2019

Problema sicurezza? Tuteliamo le Forze dell'Ordine. L'uovo di Colombo.

A metà novembre scorso sono stato vittima di un furto in casa come molti ve ne sono dalle mie parti. Furti, rapine e gli autori sono sempre slavi, rumeni, albanesi. Eppure tutto si riduce al problema "migranti". Si, ammettiamo anche che i terroristi vengano da quel bacino ma...prima del bus di Crema...quanti attentati o tentativi abbiamo subito in Italia? Non mi sembra che il Ministro Salvini si stia occupando dei veri problemi quanto, piuttosto, stia facendo demagogia cercando il nemico là dove sia facile e populistico trovarlo. Fomentare la "giustizia fai da te" fa peggio che meglio a noi italiani: furti, rapine e quanto altro non caleranno perchè, chi li commette, è gente senza timore, nemmeno dei proiettili. Aumenteranno i padri di famiglia dietro le sbarre - ingenuamente convinti dalle parole di un Ministro i cui termini sono assolutamente borderline - i quali penseranno di essere improvvisamente stati catapultati nel vecchio west. Vogliamo davvero fare qualcosa per la tutela dei cittadini? Allarghiamo, dunque, le maglie della Giustizia ma solo per le Forze dell'Ordine, pubbliche o private che siano. Incominciamo a partire dal presupposto che un Poliziotto, un Carabiniere, un Vigile, un Vigilante Privato che sparino ad un delinquente siano - se nell'esercizio delle proprie funzioni - dalla parte della Legge e del giusto; incominciamo a urlare quanto sia vergognoso aver intitolato l'aula di un Parlamento ad un delinquente che, munito di estintore abbia sfondato i vetri di una camionetta dei Carabinieri; incominciamo a sostenere che chi si rifugi in una scuola, occupandola, insieme a delinquenti che mettono a ferro e fuoco una città, accetti il rischio di essere trattato come un delinquente ...Tutto questo rappresenterebbe un bel passo in avanti verso la legalità .

sabato 16 marzo 2019

I pentastellati sono il retaggio della peggior invidia sociale e la Lega è loro ostaggio

I Cinquestelle sono il retaggio della peggior invidia sociale e la Lega è loro ostaggio.

Vi siete chiesti come mai i negozi cinesi proliferino là dove quelli italiani chiudano? Vi siete mai chiesti come mai i negozi cinesi, che vendono spesso articoli acquistati da nessuno, sopravvivano, anzi, vivano piu' che bene? Lasciamo perdere i centri massaggio dei quali mi giustifico la sussistenza... Avete mai sentito parlare di "mafia cinese"? Se no, informatevi. Non avrete mai problemi con un inquilino cinese, un vicino cinese....loro sono perfetti perchè devono esserlo, per entrare come un cancro nel nostro Paese. E il nostro Governo cosa fa? Apre al famoso made in China. Siamo nelle mani di un Governo che non sa che fare e, nel dubbio, fa danni. Grandi parole per concludere nulla, tutti fanno discordi ma intanto si fa quello che vogliono i pentastellati. Salvini mostra la sua sicurezza ma poi china il capo alla deficienza - sempre nel senso classico del termine "mancanza" - di Di Maio. Alla fine siamo ostaggio di una maggioranza che permette ogni invereconda idiozia ai cinquestelle. I cinquestelle sono il retaggio della peggiore invidia sociale unita all'ignoranza piu' presuntuosa: e un deficiente con il coltello dalla parte del manico è pericoloso davvero.

venerdì 22 febbraio 2019

Lega unica - vera o finta - alleata dei pentastellati.Un problema per la Nazione che non è Cinquestelle.

...ora, parlando seriamente. Se c'è qualcuno che non ha ancora capito il giochetto di Salvini e Di maio per trascinare la tragedia il piu' a lungo possibile, problema suo.  Forse il vero problema è che costui abbia - e abbia avuto - diritto di voto ma, comunque sia , basta Ministro Salvini!
Non si puo' stare "con il diavolo e con l'acqua  santa". 
Non si può rispondere alla stessa domanda "si&no".
Non si puo' dire "condivido&disapprovo".
Non si può dire "faccio&non faccio".
 Un colpo al cerchio ed uno alla botte ci può stare ma quando si esagera si perde credibilità e con essa dignità.
La Lega sta con i Cinquestelle o con il resto del mondo? Questa la domanda alla quale  vorrei corrispondesse una risposta che non fosse: "con i Cinquestelle&con il resto del mondo" ...perchè le due identità sono in leggero contrasto.

giovedì 21 febbraio 2019

Migranti fisicati e imprenditori arrestati:meno populismo.Parliamo di quel che ignoriamo

Oggi parlavo con un ragazzo che fa il bracciante e viene dalla Libia. Sono quasi dieci anni che non vede la sua famiglia, per certo è robusto, giovane e fisicato ma...Cerchiamo, per un momento, di mettere da parte l'odio razziale che ormai ci copre come una seconda pelle. Chi scappa dalla propria casa - portando, magari, con sè bimbi indifesi e affrontando il mare - non può essere il vecchio, il debole, il malato che per certo non potrebbe resistere a tale viaggio. Marco Aurelio diceva che il parere di migliaia di uomini non vale alcunchè se nessuno di loro conosce l'argomento. Noi tutti parliamo senza conoscere. Così siamo pronti ad abbracciare la causa di un imprenditore che, incensurato, sia condannato a ben quattro anni - lui ed il suo lavorante rumeno - per omicidio, facciamo nostra la storia umana solo ascoltando l'intervista rilasciata ai media dal condannato che, logigamente, cavalca l'onda emozionale. Nessuno di noi avrà potuto, ovviamente, avere accesso ai documenti processuali; nessun Giudice potrà parlare davanti ai microfoni per "giustificare" una sentenza che è, senza dubbio, ampiamente motivata negli atti; nessuno pensa che un Giudice, ben consapevole di cosa significhi il carcere, mai agirebbe con leggerezza soprattutto in una situazione dall'impatto mediatico tanto delicato...Si cavalca l'onda del populismo che impone un colpo al cerchio ed uno alla botte, amici di tutti e nemici di nessuno...fino a quando il meccanismo non andrà in cortocircuito...e, solo questione di tempo, certamente accadrà!

domenica 17 febbraio 2019

Quando la Chiesa dovrebbe tutelare se stessa.

Io credo di avere sempre difeso la Chiesa intesa, anche, come istituzione. Ho dedicato ad Essa due libri, "Ricatto alla Chiesa" e "Tenebre nella Chiesa"; ho sempre sostenuto che sia composta da uomini e, come tali, da uomini possano sbagliare; ho sempre creduto nel libero arbitrio. Non mi sono mai schierato contro quando si parlava di pedofilia perchè ho sempre addebitato la mancanza all' essere umano. Devo confessare, tuttavia, di essere rimasto assolutamente basito nell'ascoltare la notizia dell'esistenza di una fiera di "Prodotti e servizi del mondo religioso" nella quale troverebbero posto le ostie impacchettate a seconda di gusti o quanto altro, vini - piu' o meno pregiati - per la celebrazione, confessionali tecnologici. Penso che sia arrivato il momento di fare un passo indietro. La politica, financo la cultura, si sono dovute adeguare ai social ma la Fede e la Sua celebrazione non possono diventare business o, perlomeno, non in maniera tanto spudorata. E' chiaro che, attorno al sacro, vi sia un indotto, un'industria ma sarebbe il caso di mantenere, comunque, un decoro o, almeno, un limite.

lunedì 4 febbraio 2019

Le maschere.

Si avvicina il periodo di Carnevale ed ecco le maschere.

L'ignoranza manda al potere chi di essa sia capace di servirsi. La rete, internet rappresentano strumenti di guadagno clamorosi per coloro i quali li sappiano piegare ai propri interessi. In questo modo i Cinquestelle, il vuoto, controllati da chi la rete la sappia davvero controllare, sono riusciti ad arrivare al potere. Chi hanno messo come faccia? Chi non aveva alcunchè da rischiare...gente che nulla aveva da perdere. Così mi è accaduto di sentirmi ribattere che Di Maio fosse il figlio di un grande imprenditore ..., Di battista fosse il figlio di un imprenditore..., Toninelli fosse un assicuratore...Sono, in realtà, tre maschere buttate nella mischia da chi controlla tanto loro quanto i loro elettori per costruire un progetto scellerato a mezzo di chi non abbia una faccia da rischiare sfruttando la credulità di chi non abbia la cultura per discernere. Ecco, in periodo di carnevale questi sono i cinquestelle: una massa controllata da menti attente ed in grado di condizionare altre menti fragili al fine di piegare il tutto ai loro stessi interessi che, purtroppo, non coincidono con quelli dello Stato.

giovedì 31 gennaio 2019

La noia, l'inedia.

La noia, uno dei mali del nostro secolo; l'inedia, suo sinonimo, sesto dei sette peccati capitali; non uccidere, il quinto comandamento. Non entro nel merito di una sentenza, per certo giuridicamente corretta, mi voglio domandare solo cosa abbiano nel cuore due ragazzini di undici e quindici anni, due bambini, i quali possano godere della morte di un uomo a mezzo delle loro stesse mani, arso vivo. Mi voglio chiedere che razza di genitori potranno essere un domani...Racconteranno, forse, ai loro figli di quello..."sbaglio", commesso da fanciulli tanti anni addietro? Oppure finiranno sbandati, drogati magari, in preda ai rimorsi per quanto commesso? La verità è che non credo che la noia possa essere causa di tanta Malvagità e, purtroppo, non credo che il Maligno possa essere imprigionato o curato ma eliminato, cacciato. Questi ragazzi dovrebbero essere rifiutati dalla Società da ora e per sempre, cacciati come dei reietti, solo questa sarebbe la soluzione laddove possibilità di recupero non vi sia.

martedì 15 gennaio 2019

In nome del popolo italiano

Grillo fischiato ad Oxford; Salvini vestito, ora da poliziotto, ora da pompiere, ora da agente della protezione civile; Di Battista e Di Maio che gironzolano come in una trasmissione, "Milano -Roma", di qualche anno fa; Salvini e Bonafede che attendono Battisti per insultarlo... in nome del popolo italiano. "In nome del popolo italiano" un film di Dino Risi con Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi. L'Italia non può essere "Salvini, Di Maio, Di Battista, Grillo" perchè l'Italia è la Storia, la Cultura, l'Arte ...quella che ci invidiano da ogni parte del mondo e quella che, i quattro moschettieri, non solo non rappresentano ma mettono alla berlina. Gettare al pubblico ludibrio la nostra Cultura e la nostra Storia è un delitto epocale del quale dovranno rendere conto...prima o poi, a qualcuno.

mercoledì 2 gennaio 2019

Un ragazzo di Labor, leggendo il mio profilo, mi ha detto: "Ah...così anche tu sei andato via dal Sociale ai tuoi tempi"...La risposta racconta la mia storia...Si, sono andato via ma a testa alta!

Oggi un allievo di Labor mi ha fatto una battutina, evidentemente leggendo il mio profilo, ha notato come avessi cambiato scuola ai tempi del Liceo... "Anche tu sei stato cacciato dal Sociale!"...così mi ha detto.

Il "Sociale" è l'Istituto Sociale di Torino dal quale...Si! Sono stato cacciato in terza liceo ma le ragioni non sono quelle che immaginava il mio allievo. Non dico di essere stato uno studente modello ma, credo, poco mancasse anche se ho sempre messo lo sport quasi sullo stesso piano rispetto allo studio. Sono, piu' o meno, riuscito bene sempre in tutto, tranne che nel disegno dove, forse per il fatto di essere un mancino corretto - scrivo normalmente da sinistra a destra ma i miei appunti personali li scrivo, di mancino, da destra a sinistra - sembro davvero avere un blocco. In terza Liceo Scientifico chiusi l'anno con una delle mie piu' grandi soddisfazioni: ottenni il dieci in Matematica! Dieci in matematica allo scientifico! ...Poi nove in fisica e chimica e otto vari nelle altre materie. Non male per uno che avrebbe scelto Matematica pura o Fisica all'Università!

In tutto questo, come chiunque, avevo la mia bestia nera: il professore di disegno, tale Ovidio Bosio, il quale si era convinto che un ragazzo che andasse bene in tutte le materie, soprattutto scientifiche, non potesse non riuscire altrettanto degnamente in disegno tecnico. Io, nel mio piccolo, rimediavo ogni anno studiando come un pazzo storia dell'arte e, devo ammettere, di questo, ringrazio ancora oggi Ovidio perchè un po' di cultura in tale senso mi è rimasta. In terza liceo, tuttavia, dopo avermi beccato a tentare di copiare una tavola di disegno tecnico dai miei colleghi di un anno piu' grandi, venne in classe annunciando che..."storia dell'arte, in quell'anno, non sarebbe stata parte del programma". Et voilà...il mio consueto due in disegno non avrebbe piu' fatto media con il dieci di storia dell'arte, quindi...a settembre!

Fin qui sarebbe stato tutto regolare se non che, a Giugno, prima del termine della scuola, lo stesso professore annunciò il programma per i rimandati nel quale spiccavano tre tomi di storia dell'arte. Io, a quel punto, andai dal Preside di allora, Padre Francesco Guerello, dicendogli che, se storia dell'arte avesse fatto parte del programma io, come sempre, non sarei dovuto essere rimandato ma, se non ne fosse stata parte, non sarebbe dovuta essere materia di interrogazione all'esame di riparazione. Padre Guerello mi chiese di non "creare un caso" e mi autorizzò a scrivere testuali parole nel foglio dell'esame di Settembre: "Storia dell'arte non fa parte del programma". Io lo feci, il Preside si rimangiò davanti al professore la parola e mi costrinse a chiedere scusa ad Ovidio Bosio. Io mi rifiutai e, grazie ad un amico, già Rettore dell'Istituto Sociale, padre Piero Granzino, contattai i Padri Rosminiani.

Cosa mi ha insegnato questa storia? Che non tutto il male viene per nuocere. All'istituto Rosmini di Torino ho stretto amicizie che durano ancora oggi - così come molte nate dal periodo trascorso al Sociale - e, una su tutte, quella con il Vicario del Padre Generale, Padre Domenico Mariani...amicizia interrotta, per ora, solo dalla Sua morte. Ho avuto modo di rivedere Padre Guerello...invecchiato, stanco ma, sinceramente per quanto mi ha fatto...ha fatto ad un ragazzino di diciassette anni che credeva in lui...non mi ha mosso il minimo sentimento, tanto in bene quanto nel male: indifferenza, che, poi, è forse la cosa peggiore.