giovedì 21 febbraio 2019

Migranti fisicati e imprenditori arrestati:meno populismo.Parliamo di quel che ignoriamo

Oggi parlavo con un ragazzo che fa il bracciante e viene dalla Libia. Sono quasi dieci anni che non vede la sua famiglia, per certo è robusto, giovane e fisicato ma...Cerchiamo, per un momento, di mettere da parte l'odio razziale che ormai ci copre come una seconda pelle. Chi scappa dalla propria casa - portando, magari, con sè bimbi indifesi e affrontando il mare - non può essere il vecchio, il debole, il malato che per certo non potrebbe resistere a tale viaggio. Marco Aurelio diceva che il parere di migliaia di uomini non vale alcunchè se nessuno di loro conosce l'argomento. Noi tutti parliamo senza conoscere. Così siamo pronti ad abbracciare la causa di un imprenditore che, incensurato, sia condannato a ben quattro anni - lui ed il suo lavorante rumeno - per omicidio, facciamo nostra la storia umana solo ascoltando l'intervista rilasciata ai media dal condannato che, logigamente, cavalca l'onda emozionale. Nessuno di noi avrà potuto, ovviamente, avere accesso ai documenti processuali; nessun Giudice potrà parlare davanti ai microfoni per "giustificare" una sentenza che è, senza dubbio, ampiamente motivata negli atti; nessuno pensa che un Giudice, ben consapevole di cosa significhi il carcere, mai agirebbe con leggerezza soprattutto in una situazione dall'impatto mediatico tanto delicato...Si cavalca l'onda del populismo che impone un colpo al cerchio ed uno alla botte, amici di tutti e nemici di nessuno...fino a quando il meccanismo non andrà in cortocircuito...e, solo questione di tempo, certamente accadrà!

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