venerdì 17 novembre 2017

Una riflessione su questo "nuovo corso della Chiesa"

Da tante parti viene attaccato Papa Bergoglio spesso per le "aperture" che sta concedendo a questa Chiesa. Io confesso di essere devoto a papa Giovanni Paolo II ma di stare incominciando ad apprezzare Papa Francesco. Le aperture ai divorziati, il nuovo corso nei confronti dell'accanimento terapeutico, reputo siano unicamente segni di una Chiesa moderna non piu' chiusa nei beceri meandri che, non scordiamolo, ai tempi, portarono a realtà quali i Tribunali Ecclesiastici della Pubblica Inquisizione. L'ammettere che il divorzio non sia lo stesso e sempre uguale per tutti ma che, a volte, possa rappresentare un' estrema ratio per uno o entrambi i conuigi e che le situazioni si debbano valutare di caso in caso, così come l'ammettere che la Vita debba avere una fine oltre i limiti naturali della quale non abbia piu' senso spingersi..beh credo rappresentino passi avanti nella e della Cultura del Diritto Canonico da non sottovalutare. Sono pronto alle obiezioni di chi, certamente, sosterrà che i problemi della Chiesa siano altri...corruzione, pedofilia magari....Bene, io sostengo che, per chi creda, avere la coscienza di non essere ghettizzato per fanatismi, possa comunque, essere iportante così come il poter accettare che la Vita, terrena, debba avere un limite fisico oltre al quale sia inutile accanirsi.

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