venerdì 5 ottobre 2018

Sei anni di galera per chi viola le regole del "reddito di cittadinanza"? La corazzata Potemkin del grande Villaggio: una puttanata pazzesca!

Diciamoci la verità: chi non si è fatto qualche crassa risata sentendo il vice premier Di Maio parlare di "necessità di potenziare il reato di Legittima Difesa" o chi non ha riso altrettanto di gusto nell'ascoltare blaterare il ministro Toninelli riguardo alla "necessità di fare ritornare il ponte un luogo di aggragazione, dove ci si incontra e i bambini giocano"; chi, ancora, puo'esimersi da qualche ilare battuta vedendo comandato come un burattino il premier Conte il quale nulla fa per sottrarsi al gioco? L'ultima uscita è, pero' assolutamente incredibile: sei anni di galera per chi - non si sa bene faccia o non faccia cosa - riguardo al famigerato "reddito di cittadinanza". Io, intanto inviterei il ministro Di Maio a riflettere sul fatto che, con una pena di sei anni, siamo ben oltre la possibilità di applicare la sospensione condizionale della stessa della quale puo' usufruire, addirittura, colui che, magari per colpa se non addirittura per colpa cosciente o dolo eventuale, uccida una persona in un incidente stradale; inviterei l'illuminato a pensare che si aggira tra i cinque ed i sei anni la pena per una "rapina a mano armata" - ndr: sono stati dati cinque anni e sei mesi per la rapina a mano armata all'Ospedale Niguarda -. Inviterei ancora il ministro a riflettere sul fatto che, per introdurre una nuova fattispecie di reato, occorra una legge con conseguente modifica al Codice Penale e, forse, ve ne sono altre di piu' urgenti. Il grande Paolo Villaggio in uno dei suoi piu' celebri personaggi avrebbe, insomma, definito il reddito di cittadinanza come una "puttanata pazzesca." Un ultimo appunto...il mancato utilizzo delle lettere maiuscole nell'articolo non è frutto di refusi.

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