"Scrivere significa sognare". Questa è, da sempre, stata una mia convinzione e questa è la ragione per la quale scrivo maggiormente di situazioni che piacciono a me stesso piuttosto che curarmi di cosa possa piacere al lettore. Nessuno di noi è eterno ma di eterno rimane il ricordo che ognuno di noi lascia di sè in questa terra e la scrittura è, per certo, un modo per ... farsi ricordare. Questa la ragione per la quale mi piace costruire personaggi che, in alcuni tratti, mi rappresentino e trovo inutile scrivere di situazioni o soggetti nei quali mai mi vorrei rappresentare. Il personaggio di Fantozzi ha avuto un enorme successo ma non so se Villaggio avrebbe voluto essere un "Fantozzi" ... Lui, piuttosto, ha inventato la caricatura di un ceto sociale al quale non avrebbe, probabilmente, desiderato appartenere. Io scrivo per il piacere opposto... quello di immaginare tutto quello che mi dia piacere e che, in parte, fortunatamente ho.
martedì 30 gennaio 2024
mercoledì 29 novembre 2023
Io che non avrei mai pensato di poter vivere l'incubo dello scrittore ... quello della pagina bianca
Molti pensano che "il mestiere di scrivere" sia una sorta di passatempo, se non, persino ... una perdita di tempo. Anni fa, prima dell'avvento dei computer, pensate cosa potesse rappresentare scrivere un romanzo ... L'autore non poteva sbagliare, avere dei ripensamenti, cambi di idea poiché ogni minima modifica al testo comportava un rifacimento quasi totale dello stesso. Da che scrivo io ... beh ... tutto è molto più semplice. Il computer permette le correzioni, i cambi, addirittura le rivoluzioni complete di un testo ... magari addirittura sul finale... Questo me lo ricorda sempre l'amico John Irving che ha vissuto i tempi della macchina da scrivere. Tutto ciò nonostante... il "mestiere di scrivere" non è, ad oggi, un gioco. Condivido queste riflessione dalle pagine del mio blog in questa sera nella quale ho sconfitto "l'incubo della pagina bianca" ... quell'incubo che, con presunzione ... forse, ho sempre pensato di non poter mai vivere . "Scrivere significa sognare" ... questo è sempre stato il mio motto .... Ma la vita mi ha fatto capire che esistono dei momenti in cui anche la capacità di sognare si ferma. Tutto, poi, riprende come per magia e, allora riesci nuovamente a riempire di inchiostro quella pagina, stranamente, bianca. Fare dello scrivere un mestiere è un lusso ... e, come tutti i lussi, a volte, è pesante da mantenere ... ma si fa perché alla fine è tutto "vita, a modo suo ... meravigliosa vita" ... rubando le parole di Alessandro Baricco in "Castelli di rabbia"
martedì 17 ottobre 2023
Il tempo ... Sicuramente il bene più prezioso! Dunque ... Scrivete!... Per sognare e fermare il tempo.
Il tempo scandisce la nostra esistenza ... ma troppo spesso ce ne scordiamo. Pensiamo di avere un tempo infinito avanti a noi e, magari, ne abbiamo molto poco. Io ho, da sempre, sostenuto che "scrivere significhi sognare" Rileggendo i miei lavori, ho capito che "scrivere è fermare il tempo". Non tutti possono avere il privilegio di vivere il tempo che rimane loro facendo le cose che più desiderano ma tutti possono essere liberi di sognare e fissare il proprio tempo su un foglio di carta. La scrittura può essere una liberazione, una confessione, un sogno ma mai, a mio parere, un tormento. Eggià! ... La scrittura! ... Proviamo a immaginarla come qualcosa che rimanga di noi ... sia essa custodita in un cassetto - perché non vogliamo condividerla - o pubblicata in un libro perché, magari, vogliamo confessarci. Associamo due parole vita e tempo e cerchiamo di vivere la nostra vita e il nostro tempo lasciando qualcosa dietro di noi ... La scrittura non è il solo ma, di certo, uno dei modi migliori per farlo.
venerdì 9 dicembre 2022
Esiste un parallelismo tra l'equitazione e lo sci? Diamo fiducia alle Federazioni o ai santoni?
Esiste un parallelismo tra l’equitazione e lo sci?
sabato 22 ottobre 2022
La prima donna Presidente del consiglio. Questa la notizia? Ancora crediamo nelle differenze di sesso, razza o altro? Un'Italia piccola piccola.
Quando sento menzionare, con orgoglio, il fatto che la ... signora ... Meloni sia il primo "Presidente del Consiglio donna" in Italia ... sinceramente inorridisco. Nel 2022 siamo ancora qui a parlare di distinzioni di sesso, di razza, di tendenze sessuali? Crediamo ancora che un uomo sia diverso da una donna, un bianco da un nero ... un omosessuale da un etero? Comprendo che, nello specifico contesto, questa riflessione possa sembrare una contraddizione... Comunque sia ... lasciamola lavorare... sarà il solo modo per farla apprezzare ai suoi sostenitori o per liberarsene definitivamente dai suoi denigratori. Se dovessi scommettere punterei sugli ultimi ma...spero di sbagliarmi perché, alla fine, siamo tutti sulla stessa barca. Certo le immagini del giuramento di oggi sembravano quelle di una corte dei miracoli ... quindi perché non sperare in qualche miracolo? In fondo ne abbiamo bisogno ... purtroppo, però, nessuno ha la bacchetta magica ... dura lex ses lex.
lunedì 26 settembre 2022
La borgatara Meloni dopo Mario Draghi. Questo quello che ci meritiamo? Io non ho votato.
Io, domenica, ero a cavallo e non ho votato. Quelli che,
come me, hanno scelto di non votare sono stati il 36.1 per cento, dunque più di
un terzo del potenziale elettorato. Ma… qualcuno ha notato che questa notizia
sia stata, in qualche modo, fornita su quotidiani, media o altro? La risposta è
no! Io stesso ho dovuto cercarla sbirciando tra i vari dati… eppure non sarebbe
stata una piece of news da poco: la
percentuale di votanti minima nella Storia d’Italia! Il voto ha portato a un
cambiamento … Il nostro nuovo premier, il primo donna nella Storia del nostro
Paese, sarà una borgatara che posta video su tiktok mostrando due meloni al
posto del seno e ammiccando … Beh questo ci meritiamo? Questo il “dopo Draghi”?
Qualcheduno mi ha detto: “Tu hai cinquant’anni. Questa è un’occasione.
Devi votare.” Ma… perdonatemi, se sono seduto a una tavolata di cinque cretini
che litigano…io, per forza, devo sostenerne qualcuno? Io dico di no.
Ribaltiamo, dunque, la visione. Esiste un partito di persone, di cittadini…
stufi che sono il trentasei per cento dell’elettorato, dunque una percentuale
forte. Noi, astenuti e “partito di maggioranza”, rimaniamo alla
finestra a osservare di cosa saranno capaci gli impresentabili. Speriamo di
essere smentiti e dovere ammettere che esistano ancora “cafoni vestiti d’oro e signori vestiti
di stracci” … anche se oggi vedo solo cafoni e pure vestiti di stracci.
domenica 21 agosto 2022
Un primo bilancio al termine di un lavoro durato due anni.
Ho consegnato all’editore il mio nuovo romanzo, e siamo a
undici! …Più due raccolte di racconti in collaborazione con il mio laboratorio
di scrittura, Labor e con la Federazione Italiana Sport Equestri. La conclusone
di un lavoro è sempre un’emozione ma in questo caso l’emozione è stata particolare. Ho iniziato a scrivere il romanzo, del quale
non ho ancora scelto un titolo, circa a metà della seconda chiusura totale o lockdown come siamo stati abituati a definirla. Scrivere questo lavoro è stato come incollare tanti tasselli di un
puzzle e, per la prima volta, l’ho fatto
senza guardarmi indietro, dunque senza rileggere ... o quasi. Ho lasciato, poi,
riposare tutto per qualche mese prima di
ricominciare a lavorare … non era una pausa di riflessione ma, piuttosto, di
paura poiché temevo quello che avevo scritto... sinceramente non ricordavo se fosse
“condivisibile” con i miei lettori o, piuttosto, da censurare! Il piacere di capire che un buon
novanta per cento del lavoro fosse un buon lavoro e che, nel suo complesso, il
romanzo fosse - ovviamente a mio avviso - di valore ha significato il togliermi
un grande peso. Io ho sempre sostenuto che “scrivere significhi sognare” ma non
si finisce mai di imparare e io ho imparato che ... eh sì! ... Mi ero scordato che “scrivere significhi, anche, comunicare” e bisogna fare molta attenzione al messaggio che si veicola … una
delicatezza nei confronti dei lettori e una responsabilità verso i più
sensibili.