Perché il tennis e' lo sport per tutti gli atleti.
Qualsiasi sciatore, calciatore, pilota, scalatore, cestista, ciclista , golfista ...gioca, durante il tempo libero, a tennis. Anzi, il tennis è consigliato da qualunque allenatore. Il tennis è, infatti, uno sport estremamente faticoso ma, anche, estremamente completo; quasi il settantacinque per cento dello sforzo fisico si compie nel momento in cui si colpisce la palla! Eppure, se le gambe non ci portano alla giusta distanza, tutto risulta inutile. Personalmente ho, da sempre, avuto un rapporto di "odio e amore" con questo sport; tanti che mi hanno, da bambino, visto giocare mi hanno da sempre considerato uno che "aveva il braccio ma non la testa"...Ecco, la testa! Leggo un articolo dello psichiatra Paolo Crepet nel quale il professore afferma come la competizione non selezioni i migliori ma i meno sensibili. Per quanto concerne il tennis credo che questa definizione possa calzare alla perfezione, almeno nel mio caso. Io sono una persona, forse, ipersensibile e molto emotiva, non ho memoria di quante partite avrei potuto, da giovanissimo, vincere se non avessi avuto il cosiddetto "braccino"... E già, perchè quando hai paura di sbagliare il movimento del braccio rallenta e la palla, paradossalmente, va lunga. Il tennis è uno sport particolare perchè devi ragionare ma, allo stesso tempo, spegnere la testa ...pensate "ragionare e spegnere la testa"...sembra una contraddizione ma non lo è! Significa non avere paura di sbagliare...che non è, poi, forse, il grande freno nella vita di tutti noi? Sono discorsi che aprono mondi e che affronterò nel tempo....Vorrei, tuttavia, tornare al punto principale di questo articolo; l'universalità del tennis. Il tennis è uno sport praticato da qualsivoglia sportivo perché non è uno sport di contatto ( il rischio di infortuni è, quindi , limitato) ed è uno sport dove agilità, velocità, forza elastica e coordinazione fanno da padroni. Il tennis non logora solo il fisico ma la mente...quella moltissimo, ed ecco che, allora, torniamo alle parole del professor Crepet quando asserisce che "la competizione non seleziona i migliori ma i meno sensibili".
Non ho giocato seriamente per almeno venti anni, si qualche momento in cui mi è ripreso il matto, una settimana, forse due ...se negli ultimi venti anni avrò giocato un centinaio di ore è tanto ...Poi è successo che abbia dedicato il mio nuovo romanzo "Mostro, incubo senza fine" a colui che mi ha messo la racchetta in mano: Franco Belli, un dandy di altri tempi, fondatore de "Le Pleiadi" di Torino giocatore di Coppa Davis, figlio di un possidente terriero di Villarbasse che giudicava il tennis un "passatempo per rammolliti"; Emma, la mamma, per aiutare il figlio senza chiedere soldi a Umberto, detto Berto, suo marito e padre di Franco, andava ad accendere le caldaie alle quattro di mattina...una storia vera, una storia di altri tempi.
Quando non si gioca per tanto, tanto, tantissimo tempo, l'unico colpo che rimane è il servizio e...sapete per quale ragione? Perché è il solo colpo che si giochi da fermo! Franco mi costrinse a cambiare impugnatura e a provare e riprovare fino ad avere un servizio che Lui definiva "efficace".
Credo sia dovuto ad un fattore inconscio ma, in questi anni, in tutti i miei romanzi, i personaggi sono stati giocatori o ex giocatori di tennis così ho deciso di riprendere la racchetta in mano, seriamente: quest'anno vi sarò da spettatore ma il prossimo sarà da giocatore...ho deciso di partecipare ai Campionati Italiani Over 45 nel 2020...In fondo si terranno a Milano Marittima, un luogo che ho, da sempre, nel cuore. Sono certo di non poter arrivare nemmeno vicino al titolo ma il fatto di partecipare avrà, per me, comunque un significato: quello di non aver buttato nel dimenticatoio uno sport al quale ho dedicato tempo ed energie della mia vita fino ai venti anni.
( Ringrazio di cuore l'amico Paolo Pambianco per la supervisione e i consigli fornitomi oltre che per essere stato lo sprone, con il suo esempio di sportivo vero, che mi ha portato alla determinazione di tornare a giocare)
giovedì 29 agosto 2019
mercoledì 3 luglio 2019
Amore per gli animali o fanatismo?
Il limite è rappresentato dal buon senso.
Il buon senso consta di equilibrio e l'equilibrio abbisogna, anche, di compromessi. Penso esistano posizioni intransigenti che facciano peggio che meglio alla stessa causa che desidererebbero difendere. Mi sono occupato, e continuo a farlo, di sicurezza nell'ambito dell'equitazione in partnership con aziende quali Kask Equestrian e Safety srl - Equiairbag . Continuo e continuerò a battermi per la sicurezza nell'equitazione nella ferma convinzione che i sistemi di protezione siano, negli anni, migliorati e che l'equitazione stessa non debba essere piu' militarmente considerata una "prova di ardimento" ...Detto questo non vorrei mai diventare fobico perchè, se ci spingessimo al limite estremo, dovremmo sostenere che il cavallo non sia nato per essere montato e, allora, dovremmo criticare tutto il mondo equestre e animale, perchè, con ottima probabilità, nemmeno un cane è nato per essere tenuto al guinzaglio.
Il buon senso consta di equilibrio e l'equilibrio abbisogna, anche, di compromessi. Penso esistano posizioni intransigenti che facciano peggio che meglio alla stessa causa che desidererebbero difendere. Mi sono occupato, e continuo a farlo, di sicurezza nell'ambito dell'equitazione in partnership con aziende quali Kask Equestrian e Safety srl - Equiairbag . Continuo e continuerò a battermi per la sicurezza nell'equitazione nella ferma convinzione che i sistemi di protezione siano, negli anni, migliorati e che l'equitazione stessa non debba essere piu' militarmente considerata una "prova di ardimento" ...Detto questo non vorrei mai diventare fobico perchè, se ci spingessimo al limite estremo, dovremmo sostenere che il cavallo non sia nato per essere montato e, allora, dovremmo criticare tutto il mondo equestre e animale, perchè, con ottima probabilità, nemmeno un cane è nato per essere tenuto al guinzaglio.
martedì 25 giugno 2019
Torino e la Sua Sindaca Olimpionica.
Di solito si dice che "chi non fa non sbaglia" ma, anche in questo gli illuminati pentastellati sono riusciti a superare se stessi: teorici del non fare, pratici dello sbagliare. Il Presidente del CONI Giovanni Malagò ha ricordato come, ai tempi della candidatura olimpica di Roma per il 2024, la nostra Capitale avesse tutto per aggiudicarsela...poi è arrivata la nuova amministrazione et voilà. Torino e l'Alta Valle di Susa avrebbero avuto tutte le carte in regola per organizzare nuovamente, dopo venti anni, le Olimpiadi invernali ma sono arrivati gli illuminati, anche qui, et voilà! Immediatamente, poi, si passa al teatrino: Sindaca e Presidente della Regione, uniti, pronti ad offrire il loro sostegno e l'esperienza del Piemonte ai cugini milanesi; Milano che dice "no grazie" e, allora il Presidente della Regione che si affretta a puntualizzare che la colpa è della Sindaca...Nella lotta intestina chi ci perde è Torino, la Valle di Susa, gli albergatori, i ristoratori, tutta l'economia della nostra Regione.
lunedì 27 maggio 2019
Per alcune realtà, in Politica, vincere è molto peggio che perdere.
Salvini si gonfia come un pavone con i voti di coloro con i quali, secondo la campagna elettorale "pre Governo giallo verde", non si sarebbe mai alleato; Di Maio non ha altra via se non quella di non piegare la testa e continuare a contrastare le idee del presunto alleato, il tutto per non ammettere di essere morto; Salvini non ha altra via se non l'abbandonare gli illuminati pentastellati per non affondare tra qualche mese - gli italiani hanno dimostrato di stare cercando l'uomo forte e l'uomo forte non si piega -; Salvini ora non ha piu' visiere da togliere dal suo casco e deve vederci chiaro con la sola rimasta, la quale, a dispetto delle apparenze è maggiormente appannata di quello che sembra. " L'uomo del fare", adesso deve fare ed è qui che il lavoro diventa difficile. Uno scalatore, una volta, mi disse che fosse piu' insidioso scendere dal Cervino che scalarlo: quella che, a chi non ne sa, pare una "semplice discesa", nella realtà costituisce, a volte, una trappola mortale. Non sempre chi vince lo vuole davvero, Trump docet e il guru è il medesimo!
mercoledì 22 maggio 2019
Cultura: dal latino colere, coltivare.
Cultura, dal verbo colere, coltivare. Oggi, parlando con il Preside dell'Istituto Internazionale di Torino dove ha anche sede il mio Laboratorio di scrittura e giornalismo, abbiamo condiviso una riflessione: "se non sai una cosa ...insegnala." Si, è una battuta: ma non lo è! Abbiamo cercato di trasmettere questo messaggio ai nostri ragazzi per far comprendere loro come, per essere veramente padroni di una materia, si debba essere in grado di spiegarla ad altri. Finito l'incontro con gli allievi ci siamo guardati negli occhi con un sorriso ed abbiamo condiviso lo stesso pensiero...tanti, oggi, prendono alla lettera questo consiglio, ma troppo alla lettera! Come ogni massima, se non interpretata, rischia di essere dannosa. Certo, interpretare comporta l'aver compreso e, l'aver compreso, implica l'aver coltivato. Nei giorni dell'improvvisazione l'ironia può risultare incomprensibile.
sabato 4 maggio 2019
Con l'età si diventa...moderati.
Con gli anni si diventa ...moderati.
Qualche giorno fa ho incontrato Massimo Guerrini: ero incuriosito dal fatto che io, di destra da quando ho avuto diritto di voto, mi trovassi concorde con tante idee, per così dire di sinistra. Alla fine ho compreso che, come diceva il grande Giorgio Gaber " destra, sinistra, basta!". Sono solo campanilismi retaggio di vecchie convinzioni storiche ormai passate che tendono ad imprigionare la nostra libertà rendendola succube di ideologie ormai desuete. Sedendomi al tavolo con Massimo mi sono trovato davanti una persona che la pensava e la pensa esattamente come me..."eppure io sono di destra" mi dicevo. Ecco, allora che, forse una parola "moderati" rappresentato il filo conduttore, la trade union del nostro incontro. Devo ammettere di aver sempre aborrito i cosiddetti "radical chic" ma mi sento in dovere di far riflettere tutti coloro che credono ancora in tale pensiero che quei tempi, che pure sono esistiti, oggi non esistono piu'. Per i nostalgici potrei citare le parole di Roberto Vecchioni "erano tempi, eran bei tempi, era tanto tempo fa". Oggi sono lieto di aver trovato una realtà che parla di cultura, parla di progresso, parla di innovazione, parla di equilibrio, parla di rispetto, parla di sicurezza senza inseguire il voto della follia umana fomentata dalla percezione del pericolo che è cosa ben diversa dal pericolo in sè.
Qualche giorno fa ho incontrato Massimo Guerrini: ero incuriosito dal fatto che io, di destra da quando ho avuto diritto di voto, mi trovassi concorde con tante idee, per così dire di sinistra. Alla fine ho compreso che, come diceva il grande Giorgio Gaber " destra, sinistra, basta!". Sono solo campanilismi retaggio di vecchie convinzioni storiche ormai passate che tendono ad imprigionare la nostra libertà rendendola succube di ideologie ormai desuete. Sedendomi al tavolo con Massimo mi sono trovato davanti una persona che la pensava e la pensa esattamente come me..."eppure io sono di destra" mi dicevo. Ecco, allora che, forse una parola "moderati" rappresentato il filo conduttore, la trade union del nostro incontro. Devo ammettere di aver sempre aborrito i cosiddetti "radical chic" ma mi sento in dovere di far riflettere tutti coloro che credono ancora in tale pensiero che quei tempi, che pure sono esistiti, oggi non esistono piu'. Per i nostalgici potrei citare le parole di Roberto Vecchioni "erano tempi, eran bei tempi, era tanto tempo fa". Oggi sono lieto di aver trovato una realtà che parla di cultura, parla di progresso, parla di innovazione, parla di equilibrio, parla di rispetto, parla di sicurezza senza inseguire il voto della follia umana fomentata dalla percezione del pericolo che è cosa ben diversa dal pericolo in sè.
venerdì 22 marzo 2019
Problema sicurezza? Tuteliamo le Forze dell'Ordine. L'uovo di Colombo.
A metà novembre scorso sono stato vittima di un furto in casa come molti ve ne sono dalle mie parti. Furti, rapine e gli autori sono sempre slavi, rumeni, albanesi. Eppure tutto si riduce al problema "migranti". Si, ammettiamo anche che i terroristi vengano da quel bacino ma...prima del bus di Crema...quanti attentati o tentativi abbiamo subito in Italia? Non mi sembra che il Ministro Salvini si stia occupando dei veri problemi quanto, piuttosto, stia facendo demagogia cercando il nemico là dove sia facile e populistico trovarlo. Fomentare la "giustizia fai da te" fa peggio che meglio a noi italiani: furti, rapine e quanto altro non caleranno perchè, chi li commette, è gente senza timore, nemmeno dei proiettili. Aumenteranno i padri di famiglia dietro le sbarre - ingenuamente convinti dalle parole di un Ministro i cui termini sono assolutamente borderline - i quali penseranno di essere improvvisamente stati catapultati nel vecchio west. Vogliamo davvero fare qualcosa per la tutela dei cittadini? Allarghiamo, dunque, le maglie della Giustizia ma solo per le Forze dell'Ordine, pubbliche o private che siano. Incominciamo a partire dal presupposto che un Poliziotto, un Carabiniere, un Vigile, un Vigilante Privato che sparino ad un delinquente siano - se nell'esercizio delle proprie funzioni - dalla parte della Legge e del giusto; incominciamo a urlare quanto sia vergognoso aver intitolato l'aula di un Parlamento ad un delinquente che, munito di estintore abbia sfondato i vetri di una camionetta dei Carabinieri; incominciamo a sostenere che chi si rifugi in una scuola, occupandola, insieme a delinquenti che mettono a ferro e fuoco una città, accetti il rischio di essere trattato come un delinquente ...Tutto questo rappresenterebbe un bel passo in avanti verso la legalità .
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