giovedì 5 luglio 2012
La mia esperienza con i bambini Asperger
Ho avuto l'opportunità di entrare in contatto con la realtà della Sindrome di Asperger in occasione del mio terzo libro: Tre Bravi Ragazzi.
Tutto nacque per caso parlando con un amico il cui figlio ne è affetto e che ha, dal nulla, fondato Lo Gnomo ASPirino, un personaggio nato al fine di divulgarne la conoscenza nelle scuole e negli ospedali.
Ho avuto, a mezzo proprio dello Gnomo ASPirino, la possibilità di essere ricevuto dal dottor Maurizio Arduino responsabile del Centro C.A.S.A ( Centro Autismo e Sindrome di Asperger) all'interno dell'Ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì, vicino a Torino.
Hans Asperger, pediatra viennese, ne fu, negli anni 40, lo scopritore: egli notò in alcuni dei suoi piccoli pazienti quella che definì "Psicopatia Autistica" ossia scarsa interazione sociale, difficoltà di comunicazione e dedizione particolare, quasi paranoica, a specifici interessi.Negli anni'90 la Sidrome venne inserita tra i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo all'interno dello Spettro Autistico.
Ciò che mi ha particolarmente colpito è stato l'apprendere come esista mai o quasi mai un Asperger uguale ad un altro e le modalità con le quali si palesa siano sempre o quasi sempre differenti tra loro.
Il dottor Arduino mi ha spiegato come per i neuropsichiatri infantili sia importante individuare la malattia prima possibile, addirittura nei dieci/dodici mesi di vita al fine di poter, per così dire, incanalare nel miglior modo verso i binari della normalità il disturbo; se è vero, infatti, che, allo stato attuale, non si ha conoscenza di una geneticità nella casistica, è altrettanto certo che coloro che ne sono affetti possono essere aiutati ed indirizzati al fine di, per così dire, normalizzare, i propri comportamenti.
Il progetto punta, tra le altre cose, proprio alla sensibilizzazione dei genitori e dei pediatri, i primi a potere entrare in contatto con i bambini, allo scopo di una più rapida diagnosi, fondamentale, come si è detto, per inquadrare il piccolo paziente in una realtà meglio vivibile per se stesso e per gli altri.
Mi venne spontaneo chiedere come fosse possibile diagnosticare simili patologie in pazienti tanto piccoli ( dieci/dodici mesi appunto)e la risposta mi fu sorprendente: i bambini, benchè non parlino ancora, sono soliti a quell'età, indicare molto le cose ...usare le manine ... un bambino Asperger tendenzialmente no.
Questa affermazione mi ha, per così dire, aperto un mondo, nel senso che ho razionalizzato come, noi adulti, spesso sottovalutiamo piccoli "indizi" nella personalità di bambini e ragazzi facendo passare, a volte, per normale ciò che normale non è.
Il ventaglio di possibilità di manifestazione della Sindrome è davvero a trecentossessanta gradi: pare esistano delle menti assolutamente geniali che ne sono affette e per le quali essa non rappresenti, probabilmente, nemmeno un disturbo ma, sia, al contario, quella punta di "lucida e sana follia" necessaria per creare ... inventare.
In altri casi ho potuto invece notare reali limitazioni nei soggetti colpiti che, a mio avviso, potrebbero essere causa di problemi nella vita di tutti i giorni.
A questo punto vorrei lasciare una domanda: può, forse, in qualche modo, esistere una sorta di "predestinazione" dell'essere umano?
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Una cosa è sicura: NULLA AVVIENE A CASO. Come il nostro conoscerci e collaborare insieme. Grazie a te di vero cuore, per aver abbattuto un mattoncino del muro dell'ignoranza che avvolge la sindrome di Asperger...
RispondiEliminaA presto e GRAZIE ancora !!!!!
Lo Gnomo ASPirino e il suo team ti ringrazia...(www.gnomoaspirino.it)
EliminaQuesto tuo commento è forse per me il più bel regalo. Sono io che ringrazio lo Gnomo ASPirino per quello che fa per i bambini e per avermi dato la possibilità di conoscere un mondo a me sconosciuto. Entrare in un ospedale è sempre un'esperienza toccante ma ... ti assicuro che mettere piede in un reparto riservato ai bambini è un qualcosa che difficilmente si può cancellare.
EliminaBuon giorno. Vorrei porre una domanda:come puo'un genitore accorgersi se suo figlio ha problemi psicologici?
RispondiEliminaBuona sera.
RispondiEliminaInnanzitutto vorrei precisare che io non sono un neuropsichiatra nè un pediatra nè un addetto ai lavori. Sono venuto in contatto con la realtà dell'Asperger in occasione del mio ultimo libro...nulla più.
Come ho già scritto, un esempio...uno dei tanti che mi sono stati fatti in relazione a questa domanda è quello del bambino che abbia tendenza ad usare poco le mani...a non indicare gli oggetti.
Vorrei puntualizzare che, per evitare allarmismi, per non vedere il male dove non c'è o per non sottovalutare di contro situazioni patologiche, reputo sia necessario rivolgersi a professionisti e strutture adeguate.
Il migliore consiglio che posso darLe è quello di rivolgersi al Regina Montis Regalis di Mondovì ed al dottor Maurizio Arduino, responsabile del centro C.A.S.A ( Centro Autismo e Sindrome di Asperger,)... personalmente sono stato molto colpito dalla umanità di questi professionisti.
Diversamente può contattare lo Gnomo ASPirino ... un papà con grande esperienza nel campo.
Esiste una percentuale per il numero di soggetti colpiti? Corrisponde al vero la diceria che Asperger e Autismo siano segno di genio?
RispondiEliminaMi inserisco nella discussione...
RispondiEliminaGenio ? Sicuramente hanno (possono avere) delle abilità speciali che altri non hanno e che possono, se ben gestite, essere la chiave per il loro futuro lavorativo e di vita.
D'altro canto la loro disabilità non è indifferente e crea grossi problemi di interazione sociale e di relazione con il prossimo.
Mi rendo disponibile per approfondire l'argomento se vorrà contattarmi tramite i contatti seganalati sul mio sito. www.gnomoaspirino.it
Cordiali saluti.
P.s.: Mario... vedi ?? Quanto è "utile" il tuo libro !!!! Grande Mario !!!!!
Non saprei darle una percentuale, ciò che posso dire è che l'Asperger colpisce, in un rapporto di quattro a uno, i maschi rispetto alle femmine.
RispondiEliminaNemmeno alla seconda domanda sono in grado di rispondere con certezza anche perchè dovremmo dare una definizione precisa di quello che sia il "genio".
Reputo, comunque, abbastanza normale trovare un pò di sana "follia" negli atteggiamenti di persone che abbiano questo fantomatico "tocco" in più che definiamo genialità; mi sento, non di meno, assolutamente tranquillo nell'affermare che sia eccessivo stabilirne un rapporto/parallelismo con l'Asperger.
L'uno non esclude l'altro ma neppure lo presuppone.
Ciao Gnomo ASPirino... il tuo commento si è inserito in tempo reale subito prima del mio! Devo dirti che ho notato casi nei quali, si, effettivamente ... la disabilità è palese ma ne ho potuti, grazie a voi, conoscere anche altri in cui mi è parsa quasi impercettibile.
RispondiEliminaHo letto Tre Bravi Ragazzi. Mi pare di avere capito che uno dei tre fratelli abbia questa specie di problema psicologico. Nel libro si dice che i genitori vogliono cercare di tutelarlo con un contratto Trust mi pare. Nostra figlia ha quaranta anni e temiamo possa avere qualcosa di simile,essere autistica. Anche lei come il ragazzo del libro si disinteressa delle cose di casa. Mio marito sottovaluta la cosa ma io sono preoccupata per dopo di noi cosa sara' di lei e vorrei fare qualcosa. Ho letto attentamente ma non ho capito. Qualcuno puo' venirmi in contro? Ringrazio. Maria Teresa
RispondiEliminaCara M.T.,
RispondiEliminarinnovo anche a te l'invito a dare un'occhiata al mio sito e, nel caso avessi bisogno di qualche consiglio, sono a tua disposizione. Sul Trust, ovviamente Mario è il più competente in materia.
Un caro abbraccio a tutti...
Ugo (Gnomo ASPirino).
Buona sera Maria Teresa,
RispondiEliminainnanzi tutto voglio scindere in due i problemi.
Mi preme farti presente che, se da genitori, temete che vostra figlia possa essere affetta da Autismo, reputo sia il caso di farla visitare da un medico al fine di potere formulare una diagnosi precisa. Non scordate che inquadrare il disturbo puo'essere fondamentale per incanalarlo sui bibari della pseudo normalita'.
Per cio'che concerne lo strumento al quale tu ti riferisci, il Trust appunto, come correttamente asserisce Ugo sarei in grado di parlartene a fondo...tuttavia non vorrei in questa sede dilungarmi oltremodo.
Posso dirti che esso nasce come strumento, scusa la ripetizione, di tutela e protezione patrimoniale e familiare.
Di origine anglosassone e'ormai entrato a fare parte integrante della nostra cultura giuridica.. anche se... e mi permetto di tirare loro le orecchie per la pigrizia nel rinnovarsi che dimostrano, alcuni giuristi di eta'avanzata ne negano, erroneamente e, perdonatemi, con poca onesta'intellettuale, la validita'...Per quanto mi riguarda e'sufficiente che la ticonoscano i giudici ed i tribunali..e tant'e'... senza discussioni!
A differenza di quanto mi dici non reputo tu abbia capito poco di quanto hai letto: il Trust puo'davvero rappresentare una soluzione definitiva e sicura per tutelare figli con problematiche conclamate o presunte come nel tuo caso.
Se tu avessi necessita'di ulteriori chiarimenti, ti esorto a contattarmi senza farti scrupoli...scendendo nel particolare potro'esserti piu'preciso.
A seguito di quanto detto da lei e da Ugo potreste indicarmi qualcuno a cui rivolgermi in primo per la salute di mia figlia e poi anche per tutelarla in futuro. Per carita' io e mio marito siamo giovani ma senza fretta vorremmo pensare a tutto. Grazie
RispondiEliminaCertamente. Le chiedo solo di indicarmi almeno la regione in cui vivete per potervi indirizzare.
RispondiEliminaMario, tengo particolarmente ad aiutare amici che sono toccati probabilmente da problemi di tipo psicologico rigurdanti il loro figlio di 5 anni.
RispondiEliminaE possibile metterli in contatto col Dr. Arduino con una certa rapidita?
Sono preoccupati.
Ti ringrazio in anticipo.
Ricambiero in off-piste, ma prima devi fare una cura di ansiolitici anche tu!
GG
Caro Giorgio, nel mio piccolo se posso aiutarti e aiutare i tuoi amici: non esitare a chiedere. Per i genitori è fondamentale NON sentirsi soli.
RispondiEliminawww.gnomoaspirino.it
Arduino è sicuramente il "meglio" (anche a livello UMANO) in circolazione... almeno in Piemonte... !!!
Ugo (gnomo ASPirino)
Ciao Giorgio,scusa il ritardo nel risponderti ma vedo con piacere che Ugo mi ha aiutato. A disposizione. Nel sito www.gnomoaspirino.it troverai tutti i contatti ma,come ti ho detto, vedremo di fare il prima possibile.Oggi stesso vedo di sentire il dottore.
RispondiEliminaOK Grazie Mille a tutti. Spero vivamente che qualcuno li possa aiutare concretamente.
RispondiEliminaGG
Vedrai che non rimarranno delusi. Davvero di rado ho visto tanta umanita'. Il dottor Arduino e', come detto, il responsabile del centro C.A.S.A (centro Autismo e Sindrome di Asoerger)ma e', a mio avviso, anche e soprattutto un serissimo professionista dalla grande umanita'ed esperienza: non e'detto che il disturbo del figlio dei tuoi amici ricada in questo spettro ma certamente, se esistente, verra'inquadrato.
RispondiEliminaSalve. Vorrei una spiegazione. Anche io ho letto Tre bravi ragazzi a seguitare mi sono informato su internet riguardo al trust (sono separato con un figlio disabile). Da quanto ho capito pero'una volta che faccio questo contratto i beni non sono piu' miei ma di un trustee che ne puo'disporre. Grazie.
RispondiEliminaBuon giorno Leonzio.
RispondiEliminaCome ho detto precedentemente il Trust è uno strumento molto duttile e plasmabile secondo le personali esigenze di ogni disponente ( così si definisce colui che lo istituisce).
Nel caso che dovrebbe riguardarti potremmo utilizzare quello che si definisce "Trust autodichiarato" nel quale il Disponente è anche Trustee: in questo modo saresti tu stesso ad amministrare il tuo strumento e potresti pianificare una dovuta protezione per tuo figlio da ora per sempre stabilendo da subito chi, dopo di te, debba essere deputato alla sua cura.
Un breve inciso sulla tua ultima affermazione -i beni non sono più miei ma di un Trustee che ne può disporre-
Anche qui senza dilungarmi, devo chiarire che in un Trust che non sia "autodichiarato" eiste, è vero, la fattispecie "spossessamento"...ma in questi termini: i beni escono dal patrimonio del Disponente non entrando però a fare parte di quello del Trustee ( nessun creditore di quest'ultimo potrà mai aggredirli!), il Trustee, poi, non potrà disporne liberamente nè a titolo personale bensì unicamente nella sua qualità di Trustee del Trust X e vincolato allo scopo dello stesso strumento.
Nella mia esperienza di educatrice ho piu'volte dovuto riscontrare il fatto che, anche di fronte all'evidenza,molti genitori si rifiutano di accettare il problema del figlio non prendendo nemmeno in considerazione una visita. Questo e'un grave problema perche'come avete giustamente detto voi in alcuni casi un intervento tempestivo potrebbe risolvere il problema.
RispondiEliminaBuon giorno Laura.
RispondiEliminaCredo tu abbia individuato un punto cruciale: quando si parla di Disturbi Pervasivi dello Sviluppo una diagnosi precoce può aiutare a limitare aspetti che,se presi in ritardo, potrebbero diventare incontrollabili.
Questa è la ragione per la quale all'interno del Centro C.A.S.A gli psicologi ed i neuropsichiatri si adoperano con particolare dedizione all'istruzione ed alla sensibilizzazione dei pediatri a queste problematiche.
Se per "risolvere il problema"intendi la guarigione del paziente, devo purtroppo farti presente che di "guarigione completa" in questi casi non si potrà mai parlare...come ho già scritto in precedenza si può, tuttavia, senza ombra di dubbio incanalare su binari di una maggiore normalità alcuni disturbi in modo da renderne meno difficile la convivenza.
Vorrei chiedere a chi ne sa piu' di un genitore qualunque cosa si intande per comportamento normale di un bimbo. Grazie
RispondiEliminaSorry per il ritardo nella risposta. Come ho gia'detto io non sono un neuropsichiatra ne'un pediatra ne'uno psicologo; tutto quello che posso sapere l'ho immagazzinato come conoscenza personale...diciamo...sul campo...attraverso i libri e le persone che mi hanno aiutato mentre li scrivevo.Credo che ogni singolo comportamento vada valutato da professionisti abilitati al fine di evitare allarmismi o fraintendimenti.Desidero,tuttavia,proporti un esempio che venne presentato a me tra i primi: un bambino che non abbia particolari contatti con quelli della sua eta'e si "rifugi"in amicizie piu'adulte...potrebbe essere, o diventare, un soggetto, per cosi'dire,a rischio poiche'avulso, distaccato, dalla realta'. Un bambino deve giocare e confrontarsi con i suoi coetanei, a volte anche spietati nel prendersi in giro tra di loro. Un adolescente tra gli adulti, di contro, solo apparentemente apparira'..."piu'maturo della sua eta'"...in pratica cerchera'semplicemente rifugio in un ambiente dove sara'piu'protetto e dove ogni mancanza verra'automaticamente giustificata dalla tenera eta'. Ricordiamoci,tuttavia, che la vita deve essere vissuta a pieno e le sciocchezze...gli errori...non commessi a tempo debito( per ogni cosa c'e'un tempo) si ripresenteranno come "desideri repressi"allorquando non ne sara'piu'il momento ne'lastagione. Grazie.
RispondiEliminaSono madre di un ragazzo di 15anni. E'fissato con il tennis proprio come il protagonista di Tre Bravi Ragazzi. Non studia quasi piu'ed e'stato rimandato. Legge solo riviste di tennis,parla solo di tennis e vivrebbe al circolo. All'inizio pensavo fosse solo poca voglia di studiare. Adesso,pero', mi sto preoccupando pensando che ci possa essere qualcosa di patologico. Grazie.
RispondiEliminaBuona sera Loigia.
RispondiEliminaCome sempre il mio consiglio e'quello di consultare degli specialisti...nel caso in cui il confronto possa essere necessario.
Certamente e'sempre meglio essere prudenti piuttoso che menefreghisti:dobbiamo anche pensare a noi stessi...intendo dire che chi sta dall'altra parte della barricata, i genitori, debbono avere un equilibrio invidiabile per riuscire ad essere equilibrati evitando di sottovalutare eventuali disturbi ma cercando al contempo di non vedere il male dove non c'e'. Nel caso specifico mi sentirei di affermare che tuo figlio potrebbe essere(senza offesa)solamente un po'troppo viziato(per troppo amore) e, probabilmente, un polso legfermente piu'duro potrebbe risolvere il problema. Se cosi'non fosse ti esorterei a scrivermi nuovamente al fine di poterti indirizzare al meglio.
Il trust di cui lei parla in Tre bravi ragazzi puo'servire nel mio caso?Mia miglie ed io abbiamo un bambino down la cui aspettativa di vita e'limitata.
RispondiEliminaGrazie.
Matteo Gambettola
Buona sera Matteo.
RispondiEliminaDividerei la mia risposta in due punti.
1) Purtroppo, come lei ha affermato, l'aspettativa di vita divostro figlio e'limitata,circostanza che, mi sia perdonata la schiettezza,potrebbe rendere vana una pianificazione futura qual'e'il Trust appunto. Mi permetto,a questo proposito,unicamente di dire,tuttavia,che la vita e'strana ed,a volte,non risparmia scherzi...per questa ragione penso che una tutela a trecentosessanta gradi quale quella dello strumento in questione non sia mai superflua.
2)Se l'attenzione sua e di sua moglie fosse,invece,quella di prendersi cura di ragazzi che possano avere le medesime problematiche di vostro figlio il Trust potrebbe essere una valida e piu'fruibile alternativa alla fondazione.
Come e'gia'successo in precedenza, nel caso voleste andare maggiormente a fondo sull'argomento vi indico il contatto di un esperto:il dottor Filippo Lanteri.
lanteri@wct-advisors.com
Il dottor Catania è molto modesto... Mi permetto di segnalare questo sito dove possono essere ritratte alcune informazioni sullo strumento trust: www.pltrustee.com.
RispondiEliminaFilippo Lanteri
Seguendo con interesse la discussione,poiche'in famiglia abbiamo un caso di autismo diagnosticato,mi chiedevo se lo strumento di cui parlate possa essere di aiuto anche nei confronti di un fratello.
RispondiEliminaHo genitori anziani,un fratello autistico di quaranta anni mentre io ne ho trentasette.
Sono preoccupato per la sua tutela in un futuro wuando non ci saranno piu'i genitori.Io sono sposato.
Grazie.
Matteo.Firenze
Ciao Matteo.
RispondiEliminaIl tuo e'quasi un "caso di scuola",certamente e'una di quelle situazioni in cui posso affermare valga la pena soffermarsi poiche'lo strumento del trust potrebbe davvero rappresentare una soluzione adeguata e soprattutto definitiva.
A questo proposito ti consiglio di contattare una struttura composta da professionisti in grado di fornirti tisposte esaustive e dettagliate...soprattutto alla luce di una esatta conoscenza della problematica in oggetto.
Personalmente non posso che ripetere l'invito del dottor Lanteri di visitare il sito www.pltrustee.com della societa'di cui io stesso faccio parte.
Desidero comunque ricordarti che questo blog non ha alcuna funzione pubblicitaria ma unicamente intento informativo e di sensibilizzazione su problematiche,mi auguro,attuali.
Per questa ragione esorto te e tutti coloro ritengano di avere serio interesse ruguardo l'argomento a contattare strutture specializzate come quella indicata.
Sono un'istruttrice di educazione fisica e vorrei segnalare un punto di riflessione: ho spesso a che fare con ragazzi che presentano problematiche motorie e caratteriali.Io da docente provo a sottoporre il problema ai genitori ma questi quasi sempre rifiutano di vederlo.
RispondiEliminaLe conseguenze possono essere gravi dato che,come avete giustamente detto in discussione,certi handicap se presi presto possono essere quasi eliminati.
La nostra preoccupazione da docenti e'anche rivolta al futuro di questi ragazzi molto spesso staccati dalla realta'efacili prede per chi li voglia ingannare o truffare nella vita.
Occorrerebbe una campagna di sensibilizzazione in questo senso soprattutto per i genitori:solo seguendo la vostra discussione sono venuta a conoscenza della possibilita'di esistenza di mezzi giuridici professionali adatti a proteggere queste persone.
Gentilissima Claudia,
RispondiEliminasono felicissimo del fatto che la nostra discussione possa servire al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo a tematiche a me particolarmente care.
Gli strumenti giuridici devono essere al servizio delle esigenze personali quando queste siano meritevoli di tutela come nei casi di cui parliamo.
Una domanda da genitore:quale deve essere il livello di preoccupazione nel caso in cui un padre o una madre suppongano che il proprio bambino possa soffrire di autismo?
RispondiEliminaCaro Giorgio,perdonami ma non ho compreso la domanda.
RispondiEliminaCome ho gia'scritto tutto deve essere demandato a professionisti in modo da potere avere una diagnosi corretta.
Grazie per avere scritto.
Mi scuso per essere stato poco chiaro.Mia moglie ed io abbiamo una attivita'commerciale. Nostro figlio non e'portato per lo studio e vorremmo entrasse nella attivita'. Purtroppo e'totalmente estraniato,vive per la bicicletta.La sua e'una fobia e vorremmo trovare una soluzione.
RispondiEliminaGrazie
Buondi'.
RispondiEliminaTempo fa un avvocato mi ha consigliato per me e mia moglie un fondo patrimoniale.
Sarebbe stato meglio un trust?
Il mio intento e'tutelare i figli quando non ci saremo piu'.
Grazie a tutti.
BUONA SERA.
RispondiEliminaRispondo per primo a Giorgio.
Come non mi stancherò mai di ripetere il consiglio principale è sempre quello di rivolgersi a dei medici esperti ... io non lo sono!
Certi comportamenti non vanno sottovalutati ma nemmeni ingigantiti...non conosco l'eta'del ragazzo/a ... diciamo che preferire la bici allo studio, nel caso si tratti di un adolescente non sarebbe poi così fuori dal mondo!
Per quanto concerne la domanda di Massimo...anche in questo caso consiglio la consulenza di esperti a tale proposito la invito a consultare il nostro sito: www.pltrustee.com.
Una parola posso spenderla senza entrare nel merito: il fondo patrimoniale si scioglie quando cessa il vincolo coniugale (per separazione, morte etc etc)a meno che vi sia a quel tempo un figlio minore, caso nel quale durerà fino al compimento della maggiore età da parte del minore stesso.
Va da sè che se lo scopo è quello di tutelare i discendenti quando lei e sua moglie non sarete più in vita il fondo serva a ben poco.
Salve a tutti.
RispondiEliminaNon mi e'chiara la differenza tra autismo ed asperger.
Si possono trovare dei testi da consultare?
Giuseppe. Cuneo
Ti consiglierei di contattare a tale proposito Ugo Parenti:www.gnomoaspirino.it
RispondiEliminaQuello che posso dirti io e'che non esiste una linea netta di separazione e solo dei professionisti esperti possono tracciare profili precisi.
Sono un lettore. Mi ha affascinato il capitolo giuridico sul trust. Dalla lettura e dalla discussione che ne e'seguita ho evinto che la sua utilita'e'particolarmente spiccata in caso di handicap mentale. Ho capito male? Nel caso di handicap fisico quale potrebbe essere l'utilizzo?
RispondiEliminaVista la duttilità dello strumento, l'utilizzo non trova limitazioni. Quando parliamo di trust a favore di soggetti disabili intendiamo qualsiasi tipo di disabilità che possa in qualche modo inficiare le capacità di vita relazionale dell'affetto.
RispondiEliminaAbbiamo parlato, nello specifico, di Asperger ed Autismo ma potremmo estendere il campo a casi di dipendenza ( alcol, gioco e quanto altro)...potremmo parlare di handicap fisici quali, ad esempio, spina bifida ed altri.
Il trust è un mezzo di tutela e di pianificazione che, come tale, trova un solo limite: uno scopo meritevole, appunto, di tutela nel nostro ordinamento.
Dalla discussione capisco che voi considerate lo strumento del trust anche come un mezzo di tutela patrimoniale ben oltre al semplice parallelismo con gli strumenti giuridici piu'comuni(fondo patriminiale ad esempio) ma lo reputate una fonte di pianificazione familiare a 360gradi.
RispondiEliminaConcordo.
Saluti.
Sono felice che tu sia riuscito a cogliere questo aspetto a noi particolarmente caro.
RispondiEliminaIl trust può essere tanto un mezzo di tutela patrimoniale, quanto uno strumento di pianificazione familiare, successoria o in sostituzione del fedecommesso; può essere usato in sostituzione della più classica fondazione; può venire in aiuto per la tutela di patrimoni culturali (collezioni d'arte ad esempio)e potremmo continuare praticamente all'infinito.
Un caro saluto.
Chiedo venia ma sono particolarmente interessata all'aspetto Trust/tutela patrimoni culturali.
RispondiEliminaHo un'ingente collezione di dipinti custoditi in banca dei quali espongo in casa delle copie. Mi piacerebbe tuttavia averli esposti,magari da un gallerista ma le soluzioni che mi sono state fornite sono eccessivamente complesse. Il trust potrebbe essere una soluzione?
Buon giorno Maria Grazia.
RispondiEliminaLa risposta è certamente si!
Il Trust, in casi come questo, dovrebbe sempre essere utilizzato poichè più agile e pratico di qualunque altra soluzione ( fondazione compresa!).
Per potere scendere maggiormente nello specifico ti invito a contattare me o il dott. Filippo Lanteri del quale rinnovo l'indirizzo di posta elettronica: lanteri@pltrustee.com
Sono una mamma di una bambina stupenda. Riesce bene sia nello sport che a scuola tuttavia ha un rigetto totale per la musica ed il disegno tanto da scatenare la rabbia dei professori di queste materie. Per me il suo e'un blocco psicologico.
RispondiEliminaPotrebbe essere!Mi sento comunque solidale con tua figlia.Personalmente ho sempre avuto il medesimo rifiuto.Credo che certe discipline non siano indispensabili e dovrebbero essere frutto di libera scelta piuttosto che di imposizione.Questo eviterebbe frustrazioni tanto fa parte degli insegnanti che degli alunni.
RispondiEliminaSono una madre separata.Inizialmente non mi sono troppo preoccupata per mia figlia.Le mie condizioni economiche sono decisamente sopra la media ed ho creduto per lungo tempo di potere essere suuficiente a mia figlia.Vivo per lei ed ho costruito un rapporto di amicizia piu'che il classico madre-figlia.Adesso,a quindici anni,mi sta scappando di mano ed e'arrivata a rinfacciarmi le mie scelte di vita.Un aiuto da parte di uno psichiatra potrebbe essere necessario?
RispondiEliminaSenza offesa...si per entrambe.
RispondiEliminaProbabilmente la tua bambina ha subito un trauma,cosa che tu hai sottovalutato credendo di potere incarnare,da sola,le figure dei due genitori.
Personalmente non amo molto i rapporti genitori/amici.Credo che un padre ed una madre debbano rimanere tali e che entrambe le figure siano importanti. Non conosco le ragioni della tua condizione ma credo che,in un caso simile,l'aiuto di un terapeuta possa servire ad entrambe:a te per capire meglio come rapportarti con la ragazza ed a lei per comprendere ed accettare le tue ragioni.
Seguendo anche le indicazioni del Vostro blog e leggendo la presentazione della Vostra societa'ho supposto che per la mia condizione (scapolo,libero professionista) il Trust fosse strumento adeguato. Mi sono rivolto al mio commercialista il quale mi ha consigliato di rivolgermi ad un notaio per fondare un fondo patrimoniale.Ho appuntamento in settimana. Ma vorrei conoscerne prima qualche differenza.Ossequi.
RispondiEliminaCaro Luigi,tu hai pensato bene...un po'meno ha fatto il tuo commercialista...sempre che vi siate correttamente intesi.
RispondiEliminaSe ti ha parlato proprio di "fondo patrimoniale"ha preso una cantonata ed il tuo Notaio te lo confermera'. Le differenze sono molteplici ma,quella piu'inerente alla tua situazione ritengo sia la seguente:il fondo patrimoniale puo'essere istituito SOLO ED UNICAMENTE IN COSTANZA DI MATRIMONIO E DURA FINO A CHE IL VINCOLO MATRIMNIALE SUSSISTE,nel caso in cui,allo scioglimento,vi siano figli minori,durera'fino al compimento della maggiore eta'dell'ultimo di essi.Mi pare che nel tuo caso non sussistano le condizioni ed il Notaio non potra'che confermartelo.
Penso vi faccia cosa gradita sapere che il Notaio da me consultato questa mattina mi ha confermato esattamente quanto da Voi consigliatomi.
RispondiEliminaNon ne dubitavo.
RispondiEliminaGrazie a lei.
Ho seguito la discussione. Volevo sapere se per scioglimento si intende il divorzio e non ho poi ben compreso la questione dei figli minori. Grazie. Luca A
RispondiEliminaSi intende qualsiasi causa dalla separazione, al divorzio, alla morte di uno dei coniugi.
RispondiEliminaIn tale caso il fondo si scioglie immediatamente a meno che vi siano uno o più figli di minore età, caso nel quale il fondo durerà finchè siano tutti diventati maggiorenni.
Questa è una delle ragioni per le quali, personalmente, ritengo molto leggera la tutela data da questo strumento che rischia di dissolversi proprio nel momento in cui dovrebbe, di contro,essere maggiore.
Il fondo patrimoniale, in sostanza non consente una pianificazione familiare in ottica futura ( figli, nipoti e quanti altri) ragione per la quale lo ritengo obsoleto a fronte di altri istituti più moderni, più duttili e più elastici
Domanda:allora non corrisponde al vero quanto dettomi da un avvocato secondo il quale il fondo patrimoniale potrebbe essere una valida pianificazione per quando rimarranno solo i miei figli.
RispondiEliminaPerdonami ma io tendo sempre a credere che,in certi casi,vi possano essere dei fraintendimenti tra il cliente non a conoscenza della materia e l'avvocato. Non credo sia possibile che un professionista ti abbia detto una cosa simile. Il fondo non esistera'piu'quando rimarranno solo i tuoi figli...purche'tutti maggiorenni!!!
RispondiEliminaDa avvocato, sono contento di sentire questa posizione. Purtroppo e'vero,alle volte un cliente si rivolge a noi,poi al commercialista,poi al notaio magari sentendone piu'di uno di ognuno ed alla fine si creano queste incomprensioni. Mi e'capitato piu'volte di dovermi chiarire con colleghi per poi comprendere che eravamo sulle stesse posizioni. Marino.Genova
RispondiEliminaQuesto è un problema comune. Anche io ritengo sia opportuno scegliere un professionista di fiducia e con questi continuare.
RispondiEliminaIl prossimo libro che,ho lettouscira'sara'sempre legato a queste problematiche?Intendo ragazzi/bambini e possibili loro malattie?
RispondiEliminaSara'inerente alla storia recente del nostro paese e riguardera'i ragazzi.
RispondiEliminaNon vedo l'ora che esca e poterlo leggere. Mi piace il modo in cui analizzi I ragazzi e lo acquistero'certamente. Devo solo fare un appunto a tanti discorsi. Da genitore di bambino con disabilita'simile:gli e'stato diagnosticato l'autismo. Voglio dire che non sono d'accordo sul fatto che si faccia passare il messaggio disabilita'=essere piu'fortunati o migliori. Alcuni di questi ragazzi hanno una vita davvero difficile per loro e per chi gli sta attorno. La disabilita'e'comunque sempre un problema poi,e'vero,bisogna cercare di affrontarlo al meglio. Grazie.
RispondiEliminaPerdona, si, condivido:alle volte discorsi simili possono essere un placebo. Come in ogni medaglia esiste un rovescio ma,spesso,almeno per le situazioni che mi e'stato permesso di osservare, quindi casi di Asperger ed autismo,mi sono trovato di fronte a bambini e ragazzi di una sensibilita'non comune ed attenti a particolari da altri tralasciati.
EliminaLa casa editrice sara'sempre la stessa?Ogni tanto il distributore tarda un po'a consegnare. Felice
RispondiEliminaQuello dei ritardi nelle consegne è stato un problema, adesso con il nuovo distributore (PDE) dovrebbe essere baipassato.
RispondiEliminaIo ne ho ordinate alcune copie per Natale. Ora voglio andare alla Feltrinelli e prenderne ancora un paio.Gaia
RispondiEliminaHo il piacere di comunicarVi che presentero' "Tre bravi ragazzi" mercoledi' 13/febbraio/2012 al Circolo dei lettori a Torino.
RispondiEliminaTratterai tematiche legate ad Asperger e Trust?Sono due argomenti che da avvocato mi interesserebbero.
RispondiEliminaBeh..gioco forza penso di si...quelli sono i temi del libro ma non solo: la vita oltre la morte, la coscienza, il bene ed il male...insomma le tematiche a me da sempre care!
RispondiEliminaUna domanda personale,se posso:hai paura della morte?Cosa pensi ci sia dopo,da scrittore,come immagineresti il dopo?
RispondiEliminaBeh...mi ritengo ancora abbastanza giovane per potere aver paura di morire. Vedi, io credo in Dio quindi penso che esista un dopo del quale potremmo fare mille congetture. Preferisco, quindi, ricordarmi le parole del nostro Credo e sperare nella "comunione dei santi e nella Vita del Mondo che verrà."
RispondiEliminaE la resurrezione dei morti. Non ne ho mai capito il significato. Qualcuno sa spiegarmelo?
RispondiEliminaIl nostro Dogma dice che Dio non ha concepito l'uomo come sola anima ma nella sua identita'di anima e corpo. Vi sara'quindi un tempo in cui le anime si ricongiungeranno ai loro corpi.
RispondiEliminaSono rimasto scioccato nell'apprendere che il pazzo della strage all'asilo sia malato di Asperger. Ma possono essere pericolosi? Sono incontrollabili?
RispondiEliminaNo. Non piu'di qualunque altra persona. Possono essere pericolosi esattamente come chiunque lo puo'essere o diventare. Come ho gia'scritto rispondendo ad un commento nel primo post:non mischiamo gli argomenti.
RispondiEliminaLa pura follia del male e'una cosa, le malattie sono altro.
Certo e questo continuo fare notizia potrebbe anche rischiare di aizzare alla violenza. Tutti noi siamo un po'border line,in fondo, ma e'pure vero che certi soggetti possono essere maggiormente condizionabili e vulnerabili.
RispondiEliminaIn fondo se si parla di sindrome,disturbo,malattia, qualche elemento di diversità ci sarà. Roby
RispondiEliminaUn Buon Natale di cuore ai piccoli amici dello Gnomo ASPirino e del Regina Montis Regalis di Mondovi'con un grazie di cuore per avermi fatto vedere la vita in modo diverso.
RispondiEliminaHo letto che un Asperger non e'mai uguale ad un altro.in che senso?come si può allora formulare una diagnosi?
RispondiEliminaCome sempre accade,ribadisco essere queste domande da porre ad uno specialista quale io non sono. Dalla mia piccola esperienza posso solamente dire di avere notato molti comportamenti tutti tra di loro diversi e,forse,visti dall'esterno con un solo elemento in comune:una sorta di distacco,piu'o meno evidente,dalla realta'.
RispondiEliminaVorrei tornare su un argomento di cui vi eravate occupati. In che modo un trust potrebbe essere utile in casi di ragazzi affetti da queste malattie?
RispondiEliminaSarebbe troppo lungi spiegare ogni possibile utilizzo dello strumento. Certamente puo'essere sfruttato per pianificare una successione mantenendo un controllo sul soggetto affetto da una malattia che potrebbe causare gravi mancanze nel controllo di finanze ed affari.
RispondiEliminaUna domanda tecnica: se il patrimonio e'bloccato cosa si puo'o deve fare nel caso in cui occorrano magari luquidi per curare il ragazzo?
RispondiEliminaBuona sera Maria Stella. Ti rispondo molto brevemente poi,se vorrai,potrai contattarmi per approfondire l'argomento. Non si parla di patrimonio bloccato ma"segregato per un preciso scopo", se il fine in questione e'rappresentato dall'interesse del ragazzo, nulla osta alla possibilita'di utilizzare beni in trust per la sua cura, anzi sara'proprio il fine ultimo dello strumento a richiederlo.
RispondiEliminaMi chiedo se non sia meglio in questi casi il classico curatore o tutore o la nuova figura dell'amministratore di sostegno.
RispondiEliminaNon sono situazioni inconciliabili ma tutte possono essere considerate valide alternative.
RispondiEliminaDesidererei un chiarimento:cosa significa che non esiste un asperger uguale all'altro?Giulio
RispondiEliminaE'un mondo troppo complesso ed io non sono un neuropsichistra. Posso solo dire che le manifestazioni possono essere talmente diverse da non essere, nella mia esperienza, quasi mai l'una uguale all'altra.
RispondiEliminaIl tuo ultimo libro tratta temi legati alla psichiatria?Si sa gia'il tempo di uscita?
RispondiEliminaHo letto sulla Stampa che sabato vi sara'una giornata dedicata ad Autismo e sindrome di Asperger a Torino. Vi parteciperai?Massimo
RispondiEliminaScusa il ritardo nella risposta. Quella era comunque una giornata di cinema ed io non vi ho preso parte. Grazie e scusa ancora.M
RispondiEliminaHo comprato da poco Tre Bravi Ragazzi. Interessante l'argomento e, purtroppo,devo ammettere di avere riconosciuto il comportamento di un mio allievo. Faccio l'insegnante a Torino in una scuola elementare e la figura rappresentata corrisponde in pieno a quella di un bambino parecchio problematico tra i miei ragazzi. Anche lo status sociale e'simile. Ho grandi problemi tuttavia a parlarne con i genitori, ho provato ad accennare loro il problema ed ho anche consigliato il tuo libro ma mi sono trovata un muro di fronte. Come potrei comportarmi?Grazie. Carla. Torino
RispondiEliminaCiao Carla. Perdona il ritardo a risponderti, mea culpa. Quello da te prospettato e'uno dei problemi cruciali. Per un genitore credo sia estremamente difficile ammettere le problematiche del proprio figlio: esiste a questo proposito uno splendido libro di qualche anno fa che si intitola "Mio figlio non sa leggere" e riguarda la dislessia.
RispondiEliminaNon ritengo sia facile ammettere certe realta'ma sicuramente il non mettere la testa sotto la sabbia da parte degli educatori e'un momento fondamentale per potere aiutare a crescere nel modo piu'normale possibile questi bambini.
Certi muri non spetta a te abbatterli. Ritengo sia giusto che coloro che hanno responsabilita'se le assumano,tu hai fatto il tuo.
Grazie.
M
Grazie. La mia posizione coincide con quella da te consigliatami. Faccio tesoro dei consigli e ti terro'informato.Carla
RispondiEliminaSiamo un gruppo di genitori con bambini affetti da problematiche simili. Veniamo da Genova per il salone e vorremmo sapere se e come sia possibile incontrarti.
RispondiEliminaContattatemi senza problemi via mail o al numero di cellulare che trovate sul sito. Organizzeremo certo un incontro magari anche in luoghi piu'comodi. Grazie
RispondiEliminaVorrei porre una domanda:esiste una geneticita'in questa malattia e come puo',il mondo esterno, condizionare i comportamenti. Antonio.
RispondiEliminaGrazie
Premetto sempre di non essere un professionista nel campo ma posso risponderti che sia provato che non esista una geneticita'. Per quanto concerne il condizionamento del mondo esterno, invece, non so davvero cosa poterti rispondere ma se il tuo e'un reale interesse e non mera curiosita'ti chiederei di contattarmi via mail affinche'io ti possa mettere in contatto con chi di dovere.
RispondiEliminaSecondo me questa dell'Asperger sta diventando una moda commerciale filo Americana. Un modo per giustificare il disagio giovanile dovuto a noia e mancanza di ideali piu'che a vere malattie. In questo ho apprezzato maggiormente il primo romanzo.Ettore
RispondiEliminaTanti la pensano cosi'anche e soprattutto perche'e'difficile diagnosticare con precisione la malattia come in ogni sindrome psichiatrica. Da insegnante di scuola media dico invece che credo siano numerosi i casi di ragazzi con disagi e che essi non siano una moda ma vadano curati da mani esperte. Lucia
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo cara Lucia. Sono lieto che Voi educatori siate consapevoli di questo;il vostro e'un compito fondamentale e delicato poiche'comprendo a pieno quanto possa essere difficile informare di certe problematiche un genitore.
RispondiEliminaA questo proposito credo sia utile la mia testimonianza. Sono una professoressa di educazione fisica amante della pallavolo. In questa disciplina e'fondamentale la coordinazione ed ho notato, nel corso della mia carriera, numerosi casi di ragazzi e ragazze con pesanti difficolta'motorie alcuni al livello patologico.Il passo delicato per non dire impossibile e'sempre comunque farlo capire ai genitori. Io insegno alle superiori.
RispondiEliminaAngela
Io ho un'esperienza analoga. L'orgoglio di un genitore e la paura di ammettere le problematiche del figlio causano sovente danni irreparabili su situazioni che,se solo prese a suo tempo, potrebbero mzgari essere meglio gestite.Cinzia
RispondiEliminaRingrazio Angela e Cinzia per la loro testimoni. Purtroppo, a volte, e'vero quanto si dice:troppo amore uccide. Ed i genitori, per protezione, spesso rischiano di causare problemi di ardua soluzione.
RispondiEliminaNoi educatori ne sappiamo qualcosa. Ho appena finito di leggere Tre Bravi Ragazzi. Bello.Complimenti.
RispondiEliminaGrazie!
RispondiEliminaSono padre di un ragazzo autistico ed anche io ho letto Tre bravi ragazzi.L'ho trovato realistico ed attinente alle problematiche.
RispondiEliminaGrazie di cuore,Carlo.
RispondiEliminaSperiamo nella traduzione in polacco!Lara
RispondiEliminaSe Tre bravi ragazzi fosse letto in tutto il mondo forse il problema Asperger avrebbe una nuova visibilita'.
RispondiEliminaDovrebbe essere tradotto in Inglese a breve.Me lo conferma?Giulio
RispondiEliminaConfermo. Stismo trattando.
RispondiEliminaPer me dovrebbero tradurre La scelta!Luca
RispondiEliminaGrazie!Devo dire che quel libro, benche'io lo ritenga di qualita'inferiore agli altri, e'piaciuto a chi l'ha letto.
RispondiEliminaOggi e'la giornata mondiale dell'autismo. Da ogni parte si sente dire una cosa che ho letto da te. Se la diagnosi fosse sempre precoce forse si riuscirebbe a guarire molti casi.Massimo
RispondiEliminaDa insegnante e psicologo confermo e dico che proprio questo aspetto del libro,e'importantissimo e va riflettuto. I genitori non devono nascondersi dietro ad un dito. Franco Ferroni
RispondiEliminaSe certi disturbi venissero individuati in tempo la loro incidenza sui rapporti sociali potrebbe decrescere del 50%. Astore Giannoni
RispondiEliminaSara'possibile trovarla al Salone del Libro di Torino?
RispondiEliminaBuona sera Licia.Ci saro'ma non so bene quando e per quanto....se vuoi incontrarmi contattami via mail o al numero di cellulare che trovi nei miei contatti. grazie
RispondiEliminaGrazie per l'incontro e per le parole di grande sensibilita'.Licia
RispondiEliminaE'stato un onore per me.
RispondiEliminaBuona sera. Ho gia'scritto in passato e, dopo esserci conosciuti al salone del libro, ho seguito l'intervento oggi in radio. Devo dire che quanto detto sull'Asperger era preciso ma forse l'argomento meritava piu'spazio.Elisa F
RispondiEliminaBuon giorno Mario. Ti ho seguito su radio Reporter. Mi ha fatto piacere l'accenno sul problema dell'Asperger ma anche io credo potesse essere sviluppata maggiormente. Gennaro
RispondiEliminaBuona sera Elisa e Giuliano. Certo quello dell'Asperger e'un argomento molto importante che sta decisamente a cuore anche a me ma la trasmissione non era dedicata a quell'argomento quindi gli abbiamo concesso il tempo, credo, equo. Grazie.
RispondiEliminaBuona sera a tutti. Sono la madre di un bambino che studia all'Istituto Sociale di Torino. La Scuola e'dei Padri Gesuiti ma attualmente gli insegnanti sono piu'laici. Mio figlio e'stato segnalato cone problematico , noi genitori crediamo solo sia sveglio e niente piu'. Un consiglio. SAMANTA
RispondiEliminaUn consiglio da educatrice:non sottovalutare le impressioni degli educatiri.
RispondiEliminaSono un padre divorziato. Mia figlia e'affidata alla mia ex moglie che sottovaluta tutto quanto e'al di fuori dell'ordinario:dislessia, discalculia, autismo ed asperger, ma mia figli tredicenne ha seri problemi. Cosa posso fare? Serafino Gabelli
RispondiEliminaCaro Serafino, leggo solo orail tuo messaggio. Da parte mia, per quanto possa attingere alla mia esoerenza di legale ormai molto marginale, ti dico che dovrai rivolgerti al giudice ma mi riservo di parlare con colleghi di certo piu'sul pezzo e daryi una risposta a strettissimo giro.
RispondiEliminaL'Asperger come le depressione sono delle malattie. Vorrei conoscere la sua opinione curca il suicidio di Robin Williams. Egoismo? Crede potra'accedere al paradiso di cui lei tanto parla nei suoi libri?
RispondiEliminaVedi Valentino, credo sia un discorso troppo complesso. Si, e'vero, la depressione e'una malattia cosi'come lo e'la Sindrome di Asperger;reputo semplicistico parlare di egoismo e credo che, si, il buon Dio nella Sua infinita bonta'possa concedere la Sua vista anche a chi abbia, per disperazione, stanchezza o mancanza di speranza magari in un momento di buio, deciso di farla finita. E poi noi non possiamo conoscere e sapere se vi sia stato un pentimento dell'ultimo istante. Grazie
RispondiEliminaper avermi scritto.
Caro dott. Catania, non condivido. Per quanto mi riguarda è il gesto di chi ha paura e non ha nè il coraggio nè la generosità di continuare a vivere. Credo sia puro egoismo e nulla piu'. Facile scappare e lasciare i problemi a chi rimane.
RispondiEliminaCaro Lorenzo, la Sua risposta è quella tipica degli "uomini tutto di un pezzo" che io stimo ed invidio. Esistono, tuttavia, persone altrettanto degne di stima e considerazione che, a volte, si trovano in lotta anche con se stesse. Si, certo, apparentemente se consideriamo il suicidio solo come una fuga potremmo equipararlo ad un gesto di facile egoismo ma...se pensiamo al "coraggio" che occorra per uccidersi con le proprie mani...beh, credo davvero che dovremmo accettare che vi siano casi in cui la disperazione superi la lucida premeditazione.
RispondiEliminaNon spetta a noi condannare nè giudicare ma penso che queste persone non siano, a causa del loro gesto, allontanate dalla possibilità di vedere Dio.
Leggerti mi ha ridato speranza. Ho perso il cognato cosi' e la faccia piu'dura e'stata quella di sopportare la disperazione di mia sorella. Le ho letto queste parole. Grazie.Valerio Pigni
RispondiEliminaCaro Valerio, mi spiace. Credo che ogni fatto sia "singolo" e meriti di essere considerato tale. Non credo davvero alla demagogia della "condanna ad ogni costo" e mi auspico e sono persuaso che vi sia un Paradiso per tutti...coloro che non siamo cattivi d'animo. Un momento di dipserazione non può cancellare quanto di buono si sia fatto in una vita.Un abbraccio
RispondiEliminaBello che nel cuore di un uomo alberghi sempre il principio del perdono. Monica
RispondiEliminaMi spiace dissentire con voi ma io reputo il suicidio sempre un atto di egoismo e pusillanimità. Federico Fagelli
RispondiEliminaO di disperazione, Federico. Io no condanno e tendo a giustificare, è vero ma quando la nostra mente si ammala mi è davvero difficile dire dove stia il confine tra giusto e sbagliato.
RispondiEliminaComportamenti particolarmente violenti e ripetuti possono significare qualcosa in un ragazzo di 15 anni?Flora Nespolo
RispondiEliminaBuona sera Flora. Mi scuso per il ritardo nel rispondere. Vedi, la violenza, se ripetuta soprattutto...certo non rappresenta un comportamento...sano. Certamente dovresti rivolgerti a degli esperti ( neuropsichiatri infantili) per valutare il tutto. Non potrei fornirti una risposta piu' dettagliata: non sono un medico nè, tantomeno, uno psichiatra od un neuropsichiatra...quindi l'unico suggerimento con un senso che posso fornirti è proprio quello di rivolgerti ad esperti.
RispondiEliminaLo faro'e le farò sapere. Grazie.
RispondiEliminaHo casualmante assistito al suo intervento alla Fiera del Libro di Rivoli sabato scorso ed ho acquistato Tre Bravi Ragazzi. Terminato in due giorni e mezzo nei quali non sono mai riuscito a staccarmi dalla lettura. Vorrei pero' sapere qualcosa di piu' su questa Sindrome, a chi mi potrei rivolgere?
RispondiEliminaBuona sera Massimiliano. Certamente l'ospedale Regina Montis Regali di Mondovì è una delle strutture piu' all'avanguardia oggi. Domani stesso parlero' con un paio di persone per sapere se posso dart i loro recapiti. Guarda comunque su internet Progetto C.A.S.A (centro Autismo e Sindrome di asperger) e Gnomo ASpirino
RispondiEliminaIn Tre Bravi Ragazzi si parla molto di tennis. La mia domanda è la seguente: lei crede che lo sport in generale possa essere un aiuto in casi di Asperger?
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