giovedì 3 ottobre 2013
IL MOSTRO DI FIRENZE.
ROMANZO.
UNA VERITA'OLTRE LA CASSAZIONE.
Ho il piacere di comunicarVi ufficialmente che a breve, entro il mese di ottobre, uscirà il mio quarto romanzo.
Si tratta della storia, che forse ricorderete, del Mostro di Firenze rivista e rielaborata partendo dai dati reali e creandovi sopra una vicenda romanzata che può rappresentare, come dice il titolo stesso, una possibile verità ed una diversa interpretazione al di là di quanto stabilito dai processi.
Per questo quarto libro mi sono avvalso dell'aiuto di amici poliziotti e magistrati i quali hanno contribuito in maniera fondamentale alla acquisizione delle informazioni storiche e tecniche necessarie.E' stato prezioso l'aiuto del mio amico dott. Francesco Saccomanno in servizio alla procura della Repubblica grazie alla cui consulenza tecnica mi si è aperto un mondo per certi versi inquietante ma di certo interessante.
Ringrazio il fraterno amico dott.Riccardo Ghio, Sostituto procuratore della Repubblica in Alessandria, per la nota da lui scritta e lo spunto offertomi.
La prefazione sarà, come sempre, a cura dell'amico John Irving al quale sono legato da un'amicizia ormai trentennale.
Sperando di averVi fatto cosa gradita Vi saluto.
Mario
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Sara'quindi un libro tecnico?
RispondiEliminaNo, sara'un romanzo basato su una storia reale. Tutti i delitti e le modalita'di esecuzione di cui si leggera'sono quelli della vicenda vera attorno alla quale e'stato costruito il romanzo.
RispondiEliminaquando esce?
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBuonasera,
Eliminaqual è la sua opinione su questa serie di delitti?
Grazie.
Buona sera, uscira'entro fine mese direi massimo i primi di novembre salvo ritardi. Per rispondere ad Henry62 beh...a costo di deludere non ne ho. Scrivendo mi sono avvalso della collaborazione tecnica dell'amico Francesco Saccomanno del quale ho fatto mie alcune teorie che,tuttavia,di certo,non rappresentano una verita'ma una possibile verita'. Certamente condivido con l'amico Riccardo Ghio l'idea che la verita'processuale non sempre coincida con quella reale e con l'Amico John Irving l'inquietudine per uno dei grandi casi irrisolti della nostra storia.
RispondiEliminaEsiste una verita'processuale?Roberta
RispondiEliminaBuona sera Roberta, rispondo con le parole di Francesco Saccomanno dalla nota introduttiva al libro."La storia recente,l'epilogo di importanti processi,ci hanno trasmesso quello che ritengo un incontestabile messaggio:non sempre la verita'storica coincide con la verita'processuale.La vicenda del Mostro di Firenze credo non si sottragga a questa interpretazione, ma ne rappresenti un sintomatico esempio. In effetti,le sentenze giudiziarie che si sono succedute negli anni non hanno,ancora oggi, chiarito quello che sia realmente avvenuto."
RispondiEliminaPenso che queste parole del dott.Sacconanno siano esaustive. Nella nota completa al libro le potrai approfondire.Grazie.
Vi chiedo solo come sia possibile con l'attuale tecnologia.Eva
RispondiEliminaCara Eva, devo confessarti che questa e'una domanda che mi sono posto anche io. Esiste certamente una componente di omerta'. Se potessi rispondere a questa domanda probabilmente avrei la chiave della verita'che,invece,non mi appartiene.
RispondiEliminaForse anche le epoche disponevano di diversa tecnologia. Sabrina
RispondiEliminaCertamente. In modo molto banale allora non esistevano i cellulari e non era possibile intercettare le celle individuando cosi'i soggetti presenti nelle zone dei delitti.
RispondiEliminaQuesito:i cellulari devono essere accesi per essere rintracciati?
RispondiEliminaQuesta e'una domanda che rigirero'al dott.Saccomanno e spero di risponderti a breve in modo esaustivo. Per quanto ne so direi di si. Per quanto ne so se un cellulare e'spento la sua cella non puo'essere intercettata, quando viene spento, credo, ma ripeto, credo, sparisce per ricomparire appena acceso. Comunque appena riesco a sentire il dott.Saccomanno o il dott.Ghio ti saro'piu'preciso.
RispondiEliminaBuona sera Lapo, ti confermo la risposta dopo aver parlato con Francesco Saccomanno.
RispondiEliminaNon ho compreso come potrebbe essere utile individuare le celle che saranno migliaia in ogni zona. Grazie.
RispondiEliminaBuona sera Leandro.
RispondiEliminaDa quanto posso dire di aver compreso a mia volta, poiche',come ho gia'ripetuto il mio mestiere consiste nello scrivere e gli esperti sono quelli che mi coadiuvano, individuare le celle puo'aiutare a stringere il campo.Ad esempio, se in occasione dei delitti del mostro, si fosse individuata una cella la cui presenza si fosse ripetuta in tutti i delitti...beh questo sarebbe potuto essere un indizio.
Qualcuno ha preso in considerazione la eventualita'che i delitti del mostro non siano solo quelli a lui imputati ma possano essercene stati altri in giro?Alberto
RispondiEliminaCaro Alberto,devoo dire che mi ha sfiorato l'idea. E'una possibilita',per quanto remota visto che non possiamo conoscere la verita'. Grazie per avere scritto.M
RispondiEliminaForse non ho seguito la discussione ma vorrei chiedere se il romanzo parlera'anche di altri delitti oltre quelli del mostro.
RispondiEliminaBuona sera Erika. Il libro riporta la vicenda, gli accadimenti ed i delitti del mostro. Non capisco se tu ti riferisca ad altri casi italiani od a delitti inseriti nel romanzo...in ogni caso la risposta e'no...tranne un caso marginale.
RispondiEliminaMa e'una storia che si e'in qualche modo conclusa?Luca
RispondiEliminaBuona sera Luca, direi di no,siamo pressoche'al punto zero.
RispondiEliminaRivolgerei una domanda al dott.Saccomanno.Ho letto il libro e la sua biografia quindi le chiederei, da poliziotto, che magari ha rischiato la vita per la cattura di un bandito,come puo'accettare di vederlo poi uscire magari per qualche cavillo.Grazie.
RispondiEliminaRispondo io per il dott.Saccomanno.
RispondiEliminaOgnuno e'giusto faccia il proprio lavoro senza mettere in discussione quello degli altri.
Ho letto il libro. Bello, interessante,pieno di particolari sia storici che sportivi e rapido da leggere. Daniele
RispondiEliminaBuona sera. Anche io ho letto il libro che ho trovato ben congeniato. La domanda che pongo e'come mai abbiate costruito un finale cosi'al di fuori di ogni riferimento storico.
RispondiEliminaCaro Roger, abbiamo voluto proprio creare un qualcosa che fosse il piu'possibile discostato da quanto fino a questo momento era stato detto e scritto. Mi permetto di ricordarti che vi sono molti riferimenti storici anche nel finale il quale e'tuttavia, di certo, avulso da quanto e'stato precedentemente scritto.
RispondiEliminaHo assistito alla presentazione al Comune di Salice d'Ulzio. Interessante e ben curata. Complimenti a lei ed al suo collaboratore estremamente puntuali e preparati.Roby
RispondiEliminaFinito di leggere!Bello, gradevole per adulti ma anche per ragazzi. Dodi
RispondiEliminaL'ho letto io poi mia figlia di diciannove anni ed e'piciuto, anche se per aspetti diversi,ad entrambe.
RispondiEliminaCredo anche io sia un romanzo per tutte le eta'.Chi ha vissuto o comunque ricorda la vicenda lo vede in un aspetto, i piu'giovani da un altro punto ma sempre coinvolgente.Alessio
RispondiEliminaFinito da poci. Bello non scontato. Bravo!
RispondiEliminaIn questi giorni si parla della scomparsa di Natalino Mele. E'il bambino del primo delitto?La mia domanda e':come mai quando ha chiesto di essere sottoposto ad ipnosi non glielo hanno concesso?
RispondiEliminaBuona sera john. Si e'lui. L'ipnosi regressiva non e'stata ritenuta uno strumento attendibile al di la'di ogni dubbio.
RispondiEliminaLeggendo il suo libro pare comunque che questo non sia stato il solo svarione nelle indagini!Debora
RispondiEliminaL'idea portata di un coinvolgimento della Chiesa, e'con fondamenti storici o solo una scelta romanzata?Sara
RispondiEliminaCara Sara, unicamente una scelta romanzata infatti questo e'un aspetto mai toccato nelle indagini.
RispondiEliminaBuona sera, ho finito di leggere ora il suo romanzo.Molto coinvolgente ed interessanti i riferimenti storici complimenti a Lei che mi ha appassionato con Tre bravi ragazzi e si e'confermato con questo ed al Suo collaboratore.Willy
RispondiEliminaGrazie per i complimenti...fanno piacere.
RispondiEliminaBuona sera dott.Catania, ho letto tutti e quattro i suoi romanzi e noto quello che lei ha scritto nella sua biigrafia, una crescita. A livello tecnico di scrittura indubbiamente Il mostro di Firenze e'il migliore ma quello che mi ha appassionato di piu'e'La scelta.
RispondiEliminaVorrei sapere lei ne pensa.
Massimo Donati
Buona sera Massimo, concordo sul fatto che Il mostro di Firenze possa apparire il piu'curato e cio'concorda,appunto,con quanto da me detto ed auspicato.Sono legato a tutti e quattro i romanzi anche se il mio preferito e'Tre bravi ragazzi.
RispondiEliminaGrazie.
M
Sono un tuo lettore.concorde sulla crescita. Per chi ti conosce c'e'un po'di te in tutti i libri o sbaglio?Riccardo
RispondiEliminaPerdona il ritardo nella risposta ma ho ricominciato a scrivere ed ogni tanto mi assento. Non sbagli. Un po'di me c'e'in ogni libro:pasdioni,esperienze,luoghi...
RispondiEliminaScrivo di cio'che conosco e parlo di cio'che so!
Grazie.M
Comprato Il mostro di Firenze e finito in tre giorni. Piu'bello dalla meta'in avanti e forse troppo concentrate le parti storiche ma nel complesso do un sette all'otto.Non mi ha deluso.Felice
RispondiEliminaGrazie, un bel voto!!
RispondiEliminaIo penso che potessi dare di piu'. Mi e'parso un po'inferiore a Tre bravi ragazzi che pero'reputo uno dei dieci libri piu'belli che io abbia letto.Cristiano
RispondiEliminaGrazie sia x la critica che x il complimento!
RispondiEliminaA me invece ha intrigato moltissimo,piu'dei precedenti che ho letto.Ferdinando
RispondiEliminaGrazie anche a te!
RispondiEliminaBuona sera. Ho una domanda.Mi interessa il rapporto scrittore/poliziotto.Vorrei sapere quale sia stata la divisione dei ruoli in questo libro e quale pensi sia in futuro.Enrico Carli
RispondiEliminaBuona sera Enrico. La suddivisione dei ruoli e'proprio quella da te prospettata. Lo scrittore scrive ed inventa la storia,la trama,le situazioni che l'investigatore rilegge,controlla e corregge tutto dove gli possa sembrare che quanto descritto non sia molto realistico e veritiero. E',in sostanza, un connubio che garantisce al lettore la possibilita'di leggere un romanzo veritiero e preciso nelle sue descrizioni tecniche e nelle parti criminologiche ed investigative.
RispondiEliminaCome suo lettore devo ammettere che quest'ultimo romanzo mi e'parso proprio molto curato sotto l'aspetto tecnico ma devo confessare che il mio preferito rimane Tre bravi ragazzi.Leonardo Bentivoglio
RispondiEliminaBuonasera Sig. Mario,
RispondiEliminasiaMo una coppia che ha letto il Suo libro e nell'esprimere giudizio davvero positivo per la storia parecchio coinvolgente nella sua disanima, vorremmo sollevare solamente un appunto per quanto concerne l'eccessiva sensazione di lusso.
Cordiali saluti,
Michele & Cristina
Buona sera Cristina e Michele. Vi ringrazio innanzitutto per avere letto i libro poi voglio ringraziarVi tanto per gli apprezzamenti quanto per l'appunto. Come ho scritto spesso "scrivere e'un po'sognare"...e chissa'cosi'scrivendo sogno un po'anche io!
RispondiEliminaCiao. Io, conoscendoti, penso che ci siano delle note autobiografiche ma in assoluto e'bello leggere di posti conosciuti.Alessandro
RispondiEliminaIn ogni mio libro c'e'qualcosa di me. M
RispondiEliminaBuona sera. Ho terminato Il mostro di Firenze.Veloce da leggere e piacevole. Ho una domanda.Quando raccontata delle indagini e dei delitti si rifa'alla storia vera o anche quello e'romanzato?Aldo Steffi
RispondiEliminaBuona sera Aldo. Le parti "storiche"sono la verita'risultante dagli atti. Grazie.
RispondiEliminaVoglio unirmi ai complimenti per la storia in se'e per l'idea. Raccontare la storia romanzandola e'un'idea eccellente. Federico Aicardi
RispondiEliminaCiao. Mi associo:bello, veloce da leggere e fedele nella ricostruzione storica. Lello
RispondiEliminaIo ho letto Ricatto alla chiesa e Il mostro di Firenze. Mi piacerebbe un seguito di entrambi.Giulio
RispondiEliminaBuona sera Giulio. Ci sto pensando e non lo escludo.Grazie
RispondiEliminaBuona sera. Sono un suo lettore. Mi piacerebbe molto un seguito di ricatto alla chiesa. Vorrei sapere se si tratta di un progetto cobcreto.Mario Balduzzi
RispondiEliminaBuona sera. Al momento sto scrivendo due libri(uno wuello di Martina) ed ho in testa un terzo progetto per cui il seguito di Ricatto alla Chiesa,che mi piacerebbe scrivere,non e'imminente. Grazie.
RispondiEliminaBuon giorno ho letto, consigliato da amici il suo libro e vorrei fornirle il mio parere sulla lettura.
RispondiEliminaIl libro è un susseguirsi di alti e bassi in cui brilla l'aspetto tecnico investigativo e gli aspetti crono giudiziari ma altresì la vicenda fatica a decollare annacquata dalle descrizioni culinarie, lussi eccessivi a volte fastidiosi stante il periodo e incursioni di animali vari.
Troppo fumo e poco arrosto che in verità di arrosto ce ne sarebbe stato, bella l'idea del finale ma liquidata troppo velocemente almeno secondo il mio parere.
I giallisti o scrittori di noir di cartello evitano ciò che non è assolutamente necessario e distoglie l'attenzione dal cuore della vicenda.Ottima la tecnica di scrittura e le incursioni culturali, buona l'idea, complessivamente il libro poteva essere più coinvolgente tenedo il lettore più legato alla vicenda centrale investigativa, ce lo aspettiamo nel prossimo libro. Grazie Cordiali Saluti
Buona sera.Accetto le critiche...piu'o meno condivisibili...de gustibus. Non le apprezzo se coperte dall'anonimato. Con i migliori saluti.
RispondiEliminaDesidero ancora aggiungere un particolare. Per me scrivere e'vita,piacere personale. Per questa ragione, prima di tutto scrivo per me stesso e, questa, e'di certo una pecca...ma nessuno e'perfetto..Sinceramente non penso di compiacere alcuno, d'altro canto non potrei soddisfare i gusti di tutti...(c'e'anche chi ha trovato un plus valore cio'che lei ha definito annacquare...)...se non i miei personali. Cio'che lei ha appunto definito "annacquare"io lo chiamo..."condire". Detto questo la ringrazio di cuore per avere avuto la pazienza di leggere per intero il mio libro ma...aime'la devo deludere:il mio stile e'questo e...non credo lo cambiero'.Le mando una stretta di mano.
RispondiEliminaMario
Buongiorno scusi il ritardo le volevo rispondere riguardo all'anonimato che sceglierei per motivi un po' più seri e non per una blanda critica ad un libro, ma trattasi di una tecnicallity di Google che riconoscendomi come autore di un Blog realizzato con Blogger non ritiene di farmi presentare in quanto soggetto conosciuto, pratica informaticamente conosciuta come trusting, comunque mi chiamo Claudio.
EliminaPer il resto ritengo che quando si mette in commercio un proprio scritto l'autocompiacimento deve mediarsi con una tecnica di esposizione che abbia una sua razionalità e forma artisticamente piacevole.
Auguri per il prossimo libro. Cordiali Saluti
Mi chiamo Mario Cangini. Ho Trentasette anni e non leggo molto, anzi, leggo molto poco. Anche a me il libro e'stato consigliato da amici ed ho apprezzato molto cio'che il signore anonimo ha definito annacquare. Sara'perche'io amo piu'i film dei libri e scelgo il film in base alla fotografia ma, dopo aver letto il Mostro ho comprato Tre bravi Ragazzi e Ricatto alla Chiesa e li ho letti apprezzandone la fotografia piu'simile alla sceneggiatura di unfilm che ad un libro. Mario Cangini
RispondiEliminaBuon giorno Mario, ringrazio per i complimenti cge apprezzo in modo particolare poiche'anche io, di solito, scelgo un film anche/soprattutto per la fotografia. Hai toccato un punto a me caro proprio perche'io tendo a curare certi particolari al fine di dare "una fotografia" ai miei libri. Concordo, comunque anche sul fatto che non a tutti possano piacere le stesse cose, ragione per la quale, come ho detto ho assolutamente compreso le critiche fattomi.
RispondiEliminaSarebbe possibile avere un incontro al Salone di Torino?Sandro Ulivieri
RispondiEliminaCertamente.Mi contatti ai recapiti del mio sito.Grazie
RispondiEliminaGentile Mario, ho acquistato il suo libro al salone venerdi'e l'ho terminato nel we. Bello. Con il grande pregio di rendere leggera una storia drammatica dei nostri giorni. Complimenti. Federico Galimberti
RispondiEliminaMi associo ai complimenti di Federica. Avevo il dubbio di leggere un saggio mentre la bella sorpresa e'stata leggere una storia romanzata picevole e discorsiva anche per una come me non addetta ai lavori.Valentina Millotti
RispondiEliminaGrazie Valentina. Era il mio scopo!
RispondiEliminaBuona sera. Ho finito in questo momento il libro comprato al salone. Non leggo molto. Questo e'il secondo libro che sono riuscito a finire da anni a questa parte. Forse anche perche'data la mia eta'e'stata una storia che ho vissuto in prima persona. L'ho trovata molto ben congeniata e bella da leggere perche'veloce. Sono un amante dell'arte dell'equitazione ed ho particolarmente apprezzato le parti a riguardo molto descrittive.
RispondiEliminaBuon giorno e grazie. Il fatto che uno come te che non legga molto sia riuscito a finire un romanzo mi fa un grande piacere. Ti ringrazio anche dei complimenti...e mi fa oltremodo piacere sapere che tu sia un "collega" cavaliere.
RispondiEliminaTi ho scoperto al salone di Torino. Ho acquistato anche tre bravi ragazzi. Se al mostro di Firebze do un bell'8 all'altro do 10!Zaira Sesiste
RispondiEliminaHo seguito la trasmissione su radio Reporter e l'ho trovata giovane e simpatica. Su di te non avevo dubbi ma anche i confuttori mi sono piaciuti. Gabriele
RispondiEliminaHo scoperto la radio ascoltandoti e mi e'piaciuta. Penso la ascoltero'anche in seguito. Teresa
RispondiEliminaTi ringrazio. Devo ammettere di essermi molto divertito in radio e spero di continuare l'esperienza.
RispondiEliminaBella anche CRIME.Interessante tu e i conduttori. Particolare l'atmosfera "dark"ma sempre giorbalisticamente ricercata. Guglielmo Natoli
RispondiEliminaBuona sera dott.Catania. Lei certamente lavorando con poliziotti,giornalisti e magistrati sara'piu'abituato a leggere e sentire di queste scempiaggini. Io vorrei da lei in ogni caso un parere sul padre che ha ucciso la sua famiglia per liberarsi di tutto. Io credo nella pazzia umana. Massimo Donati
RispondiEliminaBuona sera Massimo. Beh, credo la migliore risposta alla Sua domanda l'abbia data Lei stesso:la pazzia umana. Si, e'vero, lavorando con poliziotti, magistrati e giornalisti mi rendo conto quotidianamente di quale possa essere il limite(che purtroppo credo non esista) della pazzia ed atrocita'dell'uomo. Un parere non ce l'ho, non sono uno psichiatra e, devo ammettere, di essere rimasto basito leggendo i dettagli della notizia.
RispondiEliminaMi inserisco nella discussione. Sono un carabiniere e vi garantisco che tanti sottovalutano il nostro lavoro ed addirittura ci prendono in giro. Pero'vi garantisco che come dite voi la follia umana non ha limiti.
RispondiEliminaIo trovo ancora piu'atroce quello della Gambirasio.Qui almeno il matto e'crollato subito li'ha addirittura retto 4anni senza scrupoli di conoscienza.
RispondiEliminaDa poliziotto posso tranquillamente affermare che vi siano molti omicidi irrisolti dei quali killer o mandanti non si sono mai fatti scrupoli e conducono una vita normale.Gianni
RispondiEliminaBuon giorno Gianni, "lavorando"con un Vostro collega, anche se solo, logicamente per la mia professione ossia scrivere, sto davvero realizzando la verita'di queste parole. Credo realmente Voi abbiate l'occasione di vedere,purtroppo, realta'davvero allucinanti.
RispondiEliminaVorrei anche ricordare quanti casi ancora irrisolti vi siano nella storia della criminologia. Fedele
RispondiEliminaE questo mi fa nascere una domanda:come sia possibile tutto questo con la tecnologia attuale?
RispondiEliminaE questo fa pensare considerando i progressi della medicina e della tecnica investigativa.
RispondiEliminaForse quelli che uccidono senza premeditare ma quasi per caso sono quelli più difficili da scoprire. Serena
RispondiEliminaCredo,cara Serena, che non sia detto che le cose vadano cosi'. Sicuramente senza premeditazione manca tutta una parte di pianificazione del delitto che puo'essere addirittura fondamentale nella comprensione del disegno e della mente criminale. Tuttavia devi anche calcolare una sorta di "impreparazione"al male che, spesso, fa sorgere rimorsi e paure che, consciamente od inconsciamente, possono portare a delle vere e proprie confessioni.
RispondiEliminaBisogna considerare anche la componente"follia umana" e "dissociazione". Nella mia esperienza di psicologa posso dire di averne individuate in numerosi casi. Cristiana Barberi
RispondiEliminaCara Cristiana, sono perfettamente d'accordo con quanto sostieni tu. La follia e'una componente spaventosamente presente in certi casi di delitti;una componente che rende il soggetto assolutamente incontrollabile.
RispondiEliminaSono un avvocato penalista e, essendomi capitato in carriera di dover difendere qualsivoglia tipo di criminale, posso unicamente asserire che la componente -《irrazionalita'/e/o follia》siano le maggiormente incontrollabili perche'sfuggono alla stessa volonta'dell'autore del crimine
RispondiEliminaCaro Davide, assolutamente si. Le mie parole venivano, infatti, anche dall'esperienza maturata lavorando con gli investigatori.
RispondiEliminaSono una donna e parlo da donna. Noi ci sentiamo ancora piu'indifese in mezzo a tanta violenza. La nostra tutela sembra piu'obbligata che necessaria. La violenza degli uomini cispaventa tanto chesia verbale quanto fisica.
RispondiEliminaPurtroppo non posso che prendere atto. Personalmente sono profondamente "femminista" reputo che tanto nel mondo umano quanto in quello animale la femmina abbia qualcosa in piu'.
RispondiEliminaSono d'accordo! Bravo!
RispondiEliminaPosso chiedere da cosa lo deduce?Venanzio Frigato
RispondiEliminaE'solo una mia personalissima opinione/constatazione. Non voglio dire che noi uomini non siamo intelligenti ma, sicuramente meno concentrati, precisi, puntuali. Lo deduco dalla mia personale esperienza.
RispondiEliminaDa donna non posso checonfermare. Siamo dueintelligenze diverse. Giuliana
RispondiEliminaHo da poco finito di leggere il libro. Complimenti. Desidero porre una domanda: qual'e'stata la parte piu'coinvolgente e scioccante della vicenda? Giulio Gasperetti
RispondiEliminaBella domanda....che, tuttavia, dividerei in due parti. La piu'coinvolgente per certo quella della ricerca , della comprensione...del tentativo di comprensione, della mente di questo/questi tizi. La piu' scioccante quella in cui mi sono reso conto che non avrei mai potuto ragiungere la follia di menti tanto malate e perverse. A quel punto ho compreso come il Male possa davvero esistere.
RispondiEliminaHo letto tutti e quattro i suoi romanzi. Trovo una crescita, nel senso che l'escalation di violenza pura e'andata di volta in volta diminuendo. Da tre bravi ragazzi ha poi ringraziato le forze dell'ordine per la collaborazione. Questo mi ha fatto pensare. Mi sono detto: ma allora quello che leggiamo e'reale?
RispondiEliminaUn suo parere su queste richieste del cadavere di pacciani, di consegnarlo.Amedeo De Luca
RispondiEliminaCaro Amedeo , conosco la vicenda per quanto riportato dai media, quindi non posso andare piu'a fondo. Grazie
RispondiEliminaL'ho conosciuta a Cervinia, se si ricorda, ho comprato il libro a Genova tornato a casa. L'ho iniziato ieri e finito oggi:bello, a tratti dolce e romantico, denso di cronaca. L'ho consigliato. Sandro Lepori
RispondiEliminaGrazie di cuore!
RispondiEliminaLibro tecnico e leggero allo stesso tempo. Veloce da leggere ma non penso da scrivere. Arrigo Bentivoglio
RispondiEliminaBuona sera Arrigo. Devo ammettere che, scrivendo di cronaca e storia, il timore di mettere nero su bianco informazioni errate c'è sempre.....fortunatamente sono davvero ben coadiuvato....l'esperienza di chi collabora con me è davvero pesante!Grazie per il commento.
RispondiEliminaBuona sera Mario. Bello, geniale, coinvolgente. Tecnico il giusto e mai scontato. Mi piace il suo modo di scrivere. Lamberto Gili
RispondiEliminaBuona sera Lamberto. Grazie mille per i complimenti...fanno sempre piacere.
RispondiEliminaMi associo ai complimenti Mario. Bello , coinvolgente. Alessandro Gamba
RispondiEliminaGrazie davvero. Ma criticate anche eh....non mi offendo!
RispondiEliminaArriva la critica. Nel romanzo si legge della realtà storica della quale non ci è dato conoscere la fine che si mischia con una realtà romanzata della quale non sappiamo quanta attinenza vi sia a fatti reali. Insomma...bello, veloce da leggere, bella penna ma...lascia un dubbio da non dormire di notte. Silvano Ferrari
RispondiEliminaCaro Silvano, lo stesso e'accaduto a me. Non esiste una parola fine alla vicenda ed e'stata questa la ragione per la quale ho potuto scrivere questo romanzo e...inventare la mia reata'. Lo stesso dubbio ha attanagliato me leggendo le cronache della vicenda....il dubbio di avere scritto qualcosa di plausibile, realistico. Dove non c'e'conoscenza della realta'tutto puo'essere....Posso solo dirti di avere rispettato la realta'storica, il resto, come recita i disclaimer e'frutto della fantasia dell'autore.
RispondiEliminaIl libro è plausibile. Per certo avresti dovuto scrivere non trecento ma tremila pagine per dare l'immagine di una realtà piu' vera. Comunque un bel lavorp, Gustavo crisafulli
RispondiEliminaCiao. Grazie, si diciamo che ho cercato di essere conciso! Certo hai ragione avessi voluto avrei potuto scrivere mille pagine.
RispondiEliminaLe avrei lette volentieri, in meno di una settimana, credo. Ho letto il libro in due giorni:bello, coinvolgente,veloce da leggere. Rudy Valle
RispondiEliminaGrazie. E'bello sapere che chi inizia una lettura la porta a termine con piacere.
RispondiEliminaPenso di avere il record. Iniziato la mattina, finito la notte. Di veloce e facile lettura, mi sono poi er così dire, "studiato" le parti storiche appuntandomele e rivedendole. Daniele Pesaresi
RispondiEliminaChe dire? Grazie.
RispondiEliminaMi associo per averlo trovato tecnico ma di facile lettura oltre che divertente in alcune sue parti. Congratulazioni. Massimiliano zito
RispondiEliminaBeh grazie Max. Quanti complimenti...poi mi ci abituo;)
RispondiEliminaIl ruolo del suo collaboratore, di preciso quale e'? Si limita all'analisidelle situazioni oppure entra nel merito della storia?Sa perche'lo chiedo? Ho trovato molto preciso nei dettagli il tutto ma anche intssanti le situazioni create.Mi unisco ai complimenti.Felice Donati
RispondiEliminaAllora. In Tre Bravi Ragazi il dott. Saccomanno ha letto il testo indicandomi, a livello Tecnico investigativo, alcuni particolari che, magari, nella mia descrizione non erano troppo precisi od attinenti alla realtà di una investigazione....la stessa cosa che ha fatto il dott. Cayani riguardo all'incidente di macchina descritto. Sul Mostro di Firenze il dott.Saccomanno mi ha invece fornito tutta la documentazione storica necessaria sulla base della quale lavorare;io poi ho inventato i personaggi e la trama e scritto il libro il quale poi è stato nuovamente supervisionato nelle parti tecnice dal dott.Saccomanno. Una collaborazione che, come puoi vedere cresce. Grazie.
RispondiEliminaDesidererei sapere se vi sia in uscita anche un libro giallo oltre a quello che attendo con ansia di Martina. Ferruccio Finessi
RispondiEliminaSi, certo. In uscita per febbraio 2015.
RispondiEliminaRiguardera'ancora un caso italiano? Sabrina Dennni
RispondiEliminaBuona sera Sabrina.La storia sarà ambientata in Italia ma questa volta sarà di pura fantasia senza alcun cenno a fatti od accadimenti reali. Grazie.
RispondiEliminaQuindi l'idea di affrontare il caso Orlandi l'ha accantonata?
RispondiEliminaBuona sera. Si....troppo oltre le mie possibilità....Questo romanzo comunque toccherà, come sempre, realtà dei nostri giorni. Grazie per avermi scritto.
RispondiEliminaMentre compravo quello di Martina mi ha incuriosito Tre Bravi Ragazzi che vado ad iniziare ora! Martina...finito....Sono sempre Vanessa:)
RispondiEliminaA me e'capitato lo stesso ho comprato il Mostro di Firenze mentre acquistavo quello di Martina. Era mercoledi' e ora li ho finiti entambi. Complimentissimi!Giole Fagni
RispondiEliminaBuona sera Gioele. Questa sera sono stato alla presentazione dell'ultimolibro di Bruno Gambarotta: Ombra di Giraffa. Presentandolo ha parlato delle fiction sottolineando proprio aspetto di sempre maggiore incongruenza con la realtà. Nei miei libri, avvalendomi della collaborazione con polizia e Pm, spero davvero sia apprezzato il valore aggiunto del dare in tutto quello che concerne l'aspetto indagine-ricerca-azione il massimo dell'attinenza alla realtà.
RispondiEliminaLo ha notato chiunque lo abbia letto. Una precisione nei dettagli che davvero rende onore alla verità e che aggiunge molto all'aspetto culturale: chi la legge sa di immagazzinare realtà vere e non immaginarie
RispondiEliminaSe la televisione fosse precisa ed attenta come i suoi libri l'assistere ad uno sceneggiato potrebbe essere l'occasione per crescere in cultura. Gioele.
Che bel complimento! Grazie di cuore. Ho parlato appunto di questo con il signor Gambarotta ed è poprio questo il valore aggiunto che vorrei potere regalare ai miei lettori.
RispondiEliminaHo comprato il Mostro di Firenze la scorsa settimana ma non ci ho messo una settimana per leggerlo perchè l'ho iniziato l'altro ieri quindi ci ho messo due giorni. Lei scrive in modo molto facile e veloce da leggere ma il valore aggiunto penso sia prioprio quello che dice il signor Gioele; il sapere che lei si avvale della collaborazione di professionisti delle indagini fa si che chi legga abbia la netta percezione e la consapevolezza di sapere di acquisire nozioni veritiere. Complimenti.
RispondiEliminaGrazie di cuore. Si...questo è proprio il valore aggiunto che vorrei fosse sempre considerato.
RispondiEliminaAvrei una domanda: ho letto Tre Bravi ragazzi ed ho visto che anche lì ringrazia il dottor Saccomanno. L'episodio del marocchino ucciso con una bottiglia in spiaggia dai ragazzi ed il fatto che siano rimasti impuniti è davvero realistico e se si coem si giustifica? Grazie.
RispondiEliminaBuona sera Antonello...si...quello è il primo caso di collaborazione con il dott. Saccomanno che, mi ricordo, contattai proprio nell'occasione di quella fattispecie. La risposta alla medesima domanda fu che....in assenza di una Banca dati del DNA ...si la situazione rappresentata è realistica e mi spiego. Nei cocci di bottiglia sarà per certo rimasto del DNA dell'autore del delitto ma se questo non è schedato sarà impossibile risalirvi. Siccome non esiste una banca dati del Dna per persone che non siano schedate risulta, nella fattispecie rappresentata, impossibile risalire all'autore.
RispondiEliminaMi sembra che sia stata usata la tecnica della schedatura nel caso di Gambirasio o sbaglio? Alessio Giannini
RispondiEliminaAllora Alessio, dobbiamo chiarire che esiste una banca dati delle impronte digitali ma non del DNA. Nel caso Gambirasio ne è stata creata una, si ma...di cittadini che VOLONTARIAMENTE si sono sottoposti ad esame ed hanno lasciato il loro DNA. Si è poi giunti all'attuale conclusione ( che ti ricordo non è ancora definitiva) grazie all'analisi di DNA compatibili.
RispondiEliminaNon crede chè nel caso specifico chi non abbia voluto sottoporsi al test possa anche avere dato adito a sospetti?
RispondiEliminaPossibile...ma di certo le indagini hanno seguito ben diverse strade rispetto al semplice sospetto ipoteticamente destato da chi non si sia volontariamente sottoposto ad un esame....
RispondiEliminaReputa che con le tecnologie attualirebbe possibile o stato possibile individuare il colpevole?
EliminaBuona Sera Ferdinando. Beh diciamo che con le attuali tecnologie sarebbe stato possibile agganciare le celle dei cellulari e restringere di molto il campo dei sospetti.
RispondiEliminaInccuriosito da una brutta recensione tanto sul blog quanto su Amazon e dopo avere letto TRE BRAVI Ragazzi ho acquistato e letto Il mostro di Firenze. Dire che la storia non sia rispettata mi pare un'eresia dato che per molte parti il libro sembra piu' una precisa cronaca che un romanzo. Sul fatto poi di leggere di macchine, vini e tavola credo questo sia un marchio di fabbrica voluto. A me è piaciuto. Oscar Fabia
RispondiEliminaGrazie! Si, ovviamente ho letto anche io quelle recensioni....con tristezza non perchè non voglia accettare le critiche che, anzi, reputo mi aiutino a crescere. Io, come ho scritto sul mio profilo, non nasco scrittore e sto imparando il mestiere...sulla mia pelle. Le recensioni a cui Tu fai riferimento mi sono, tuttavia, parse estremamente cattive, per no dire incattivite e faziose...Di questo mi sono dispiaciuto ma...tant'è. Sul..."marchio di fabbrica" ...hai assolutamente ragione Tu. Grazie per avermi scritto.
RispondiEliminaLetto Vi vedo al buio. Letto il Mostro di Firenze. Ammetto di essere condizionato dal mio amore per sci e cavalli ma trovo geniale il fatto di conciliare giallo, cronaca, sport, macchine. Mi sono piaciuti.
RispondiEliminaLa ringrazio di cuore...come dico sempre per me scrivere e'un po'sognare...
RispondiEliminaE permetti di sognare a chi legge.Io ho sceltoi tuoi romanzi proprio per le ambientazioni, per le macchine, per le case, perche'mi facevano sognare ed anche questo ultimo non mi ha deluso. Sempre piu'bello. Le trame poi sono avvincenti , ben congeniate ed in Vi vedo addirittura geniali. Bravo.
RispondiEliminaCaro Arnaldo ti ringrazio di cuore...anche e soprattutto perche'reputo tu abbia realmente compreso e...condiviso con me le spirito dei miei libri e del mio scrivere. Come ho gia'avuto modo di dire sul mio sito....per me scrivere e'anche sognare...e ti ringrazio doppiamente poiche' tu leggi i
RispondiEliminamiei libri con lo stesso spirito con il quale io li scrivo.
Io ho finito il Mostro dopo avere letto Tre Bravi ragazzi. Non condivido le critiche sul "tanto fumo e poco arrosto" credo che ci sia si del condimento, ma alla fine stiamo parlando di romanzi non di libri tecnici ma anche molta attenzione alla realisticità dei dettagli.
RispondiEliminaGrazie Gaetano. Concordo a pieno soprattutto riguardo al fatto che si tratti di romanzi che, quindi, come detto nel disclaimer stesso...ogni riferimento è puramente casuale...e così deve essere . Vi è, come avrai letto, una parte di "cronaca raccontata dai protagonisti" e quella è storia, quindi non credo il romanzo possa essere tacciato, appunto, di poca veridicità storica, per il resto, appunto, è un romanzo!
RispondiEliminaIo lo avrei addirittura preferito piu'romanzato e meno storico. Fabiola Savoldello
RispondiEliminaSono d'accordo con te, Fabiola, eppure pensa che c'è chi mi ha tacciato di poco realismo....
RispondiEliminaBuona sera. Sono una sua lettrice ed ho letto tra tutti anche il Mostro. Forse chi parla di poco realismo si riferisce alla storia parallela dove ho trovato che i personaggi siano lontani da quelli realmente toccati dalle indagini ma, ascoltando le discussioni e le interviste, mi sembra di avere capito che sia un fatto voluto. Antonietta Davola
RispondiEliminaCara Antonietta, lei ha colpito nel segno comprendendo davvero quale sia stata la mia posizione nel rappresentare una "verità oltre la Cassazione" Grazie
RispondiEliminaLe chiederei un'opinione sul caso di Amanda chiuso in Cassazione. Ma allora quella ragazza si è suicidata?
RispondiEliminaNon posso che rispettare la legge, Massimo, credo che qualsiasi commento fatto da noi esterni ...estranei alle indagini , ai processi sia superfluo. Credo nella Magistratura, nelle Istituzioni, nella Legge non posso che accettare la Sentenza. Sarei uno stupido a dare un'opinione di pancia senza nemmeno avere avuto la possibilità di leggere una pagina dei processi. La Cassazione così ha deciso e tant'è.
RispondiEliminaA volte, benchè la Legge sia stata per tanto tempo il mio mestiere mi domando come sia possibile che certi giudizi vengano ribaltati in modo tanto netto. Credo tuttavia che la colpevolezza, soprattutto in casi simili e tanto gravi debba davvero esistere "senza ragionevole dubbio." ...quindi, se anche un solo dubbio vi sia stato, credo che la sentenz possa essere considerata...almeno logica...
RispondiEliminaVolevo fare i complimenti, perché dopo attenta lettura dei due racconti ho constatato la precisione nelle descrizioni dei dettagli di natura tecnica e questo evidenzia, senza dubbio, il buon rapporto collaborativo tra investigatore e scrittore. Bravi!
RispondiEliminaGrazie. Certo collaborare con professionisti è sempre un'ottima esperienza che per certo proseguiro'.
RispondiEliminaHo seguito la trasmissione su radio GRP ieri sera, la ascolto sempre. Non avevo letto il suo libro ma mi avete incuriosito e provvederò a comprarlo, mi auguro ma ho capito che non sarà così di trovarmi di fronte ad un trattato. Grazie.
RispondiEliminaBuona sera Renato.No, non è un trattato ma un romanzo dove , per altro, come avrà sentito in trasmissione, attinenza dei fatti alla storia realmente accaduta è unicamente rinvenibile nei dialoghi dei personaggi. I personaggi, appunto, sono volutamente al di fuori della reale situazione. Parlando tra di loro, tuttavia, queste persone, rivivono gli accadimenti secondo quanto è di pubblico dominio. Credo di avere commesso un errore nell'inserire nel titolo quella frase "Una verità oltre la Cassazione" che ha fornito una idea troppo tecnica di un libro che tecnico assolutamente e volutamente non è...non piu' di tutti gli altri miei. Intendo dire: certamente dovizia e precisione nei particolari ma riguardo alla storia vera e popria, appunto, aspettati un romanzo non un trattato.
RispondiEliminaGrazie per evermi scritto.
Ho appena finito Vi Vedo Al Buio molto piu'bello del precedente, piu'vero e piu'libero da una storia che trovo ti abbia troppo condizionato, era come se non fosse pienamente sentito, il Mostro, cosi'come ho trovato eccessivamente presenzialista la figura del tuo collaboratore, questo mi e'parso piu'sincero e spero tu torni a Tre Bravi Ragazzi. Dario de Stefanis
RispondiEliminaCaro Dario, il dott. Saccomanno è una persona splendida che mi ha fatto l'onore di aiutarmi e collaborare con me. Per certo non è facile collaborare con personaggi di tale spessore e tanta esperienza. Vedremo come andrà questo percorso in solitaria. Grazie.
RispondiEliminaCaro Mario, eccomi con le mie impressioni sul libro.
RispondiEliminaÈ ovvio che non sono in discussione le tue doti di scrittore che, per me, rimangono un dato oggettivo.
Parto dal titolo: ti confesso che, ad un certo punto del libro (più o meno la metà), da lettore mi sono sentito ingannato; con un titolo del genere già dalle prime pagine mi sarei aspettato di entrare nel vivo della vicenda. Ed invece per buona parte del libro c’è il racconto dei “contorni”, alcuni dei quali sicuramente interessanti ma non propedeutici all’aspettativa del lettore.
I personaggi: li ho trovati piuttosto piatti, quasi come se fossero l’esatta metà uno dell’altro con l’unica differenza che due tendevano al bene e due tendevano al male. Avrei diversificato, anche solo nel modo di parlare e di porsi alla vita ed alle relazioni tutte, le caratteristiche di ognuno di loro. Troppo simili, troppo formali, troppo educati, troppo fighetti, troppo scontati, troppo figli dell’apparenza. A dirti la verità, nessuno dei personaggi mi ha destato interesse perché figli dell’ovvio. Come ben sai, a volte, anche il cattivo della storia può essere calamita di fascino e stuzzicare le riflessioni del lettore.
Ed invece qui abbiamo due soggetti che io non so definire in altro modo che “formali” (nel vestire, nel parlare, nel giocare…) con due donne ombra. Avrei calcato ad esempio più la mano sulla moglie del Federico, scoperta poi essere donna protagonista in negativo della storia.
In questo contesto, per me come credo in qualsiasi lettore, è stato facile intuire che il cattivo era il Federico nel momento stesso in cui si avvertiva l’avversità dello stesso per i cani. Famiglie troppo alla mulino bianco.
Lo scrittore: secondo me vuole accompagnare troppo per mano il lettore non lasciandogli modo di percorrere la strada del libro in maniera autonoma; troppo spesso sci si sente condotti a forza nelle considerazioni che, seppure giuste, vengono sempre anticipatamente segnalate.
Mi sono piaciuti gli “inserti” storici, anche quelli del mondo dell’equitazione, anche se non li avrei fatti tutti dipendere dalla voce dei protagonisti.
Spero di averti fatto cosa gradita
Con affetto
alessandro
Ciao Alessandro.
RispondiEliminaCondivido le Tue puntualizzazioni ma vorrei spiegarti che la scelta di personaggi così puliti fa parte un po' di un mio marchio di fabbrica: è quella la realtà che mi piace descrivere un po' perchè è quella che a mepiace un po' perchè credo che, come dire...anche i ricchi piangano ed il Male si possa insinuare anche in coloro che siano vestiti d'oro. Mi piace l'idea che Tu abbia inteso la mia intenzione di dirottare attenzioni e sospetti verso un personaggio in base al fatto che questo fosse, per così dire, inviso alla cagnolina....sei il primo che mi abbia detto di averlo notato e, conoscendoti bene, non me ne stupisco.
Grazie per le Tue parole e credo che ne faro' tesoro....per come potro'!