mercoledì 29 agosto 2018

Non sono un animalista ma credo nel rispetto di ogni forma di vita

Non sono mai stato "animalista" nell'accezione profonda della parola stessa: mangio la carne, ad esempio. Credo, tuttavia, nel "rispetto" e, a mia volta, rispetto chi sostenga di allevare gli animali anche per macellarli ma affermi, allo stesso tempo, di volerli fare vivere bene fino all'ultimo. L'immagine dell'elefante che fugge da un circo e corre in spiaggia, ignorando l'uomo e cercando refrigerio o memoria di altri tempi nell'acqua, mi ha davvero commosso. Penso ad un essere vivente fiero, intelligente, longevo, dotato di grande memoria e di affettività ma incarcerato ingiustamente e sottoposto al pubblico ludibrio di persone che non hanno conoscenza e nozione di quanto sia dato loro da vedere: il circo, uno spettacolo anacronistico , zingaresco e figlio di altri tempi. Tempi nei quali non esisteva la televisione, tempi nei quali non era possibile ad alcuno osservare un animale nel suo ambiente naturale. Noi esseri umani, a volte, ridiamo nel vedere assumere atteggiamenti "umani" ai nostri amici animali ma dobbiamo sempre riflettere sul fatto che , quanto vediamo, spesso non sia frutto della loro natura quanto, piuttosto, di una nostra imposizione...Chiudendo gli occhi, nel mio immaginario, mi piacerebbe pensare che quell'elefante sia ora lì, libero di vedere il mare ma, nella realtà, sarà picchiato e punito per la sua fuga. Questa non è civiltà, almeno se è vero quanto Mahatma Gandhi sosteneva ...cioè che "il grado di civiltà di un popolo si misura dal modo in cui esso tratti gli animali." Ripeto: non sono un animalista ma semplicemente, forse, un essere umano.

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