venerdì 28 agosto 2020

"Er compagno scompagno Matteo" rubando, in parte, la citazione a Trilussa.

 Il rifiuto delle regole viene, spesso, attribuito al cosiddetto genio così come la follia è quasi sempre accomunata ad esso ma questa è, sovente, una parificazione semplicistica e poco reale.  Lord George Gordon Byron, vedendo rifiutato il suo Bulldog al College poiché “ non potevano essere introdotti cani” prese con sé un orso; “Rebel  with a cause” recitava una pubblicità della Nike con protagonista John Patrick McEnroe rifacendosi a James Dean … Ma il genio deve avere fatto qualcosa di buono nella vita per essere definito tale! ... Diversamente risulta essere solamente una persona con una ridotta capacità cognitiva. Una persona con ridotta capacità cognitiva è, in poche parole, un soggetto avulso dalla realtà che vive fantasticando un suo mondo virtuale incapace di accettare le regole del vivere civile le quali, nella sua immaginazione, non corrispondono al castello di fantasie che si sia costruito … un sognatore, per i buonisti!  Ma esistono i sogni ed il loro opposto, gli incubi! Ecco allora che viene fuori, nel mio incubo notturno, un uomo con pancia e barba, più o meno della mia età, vestito male e sudaticcio  che detesta i neri, che disprezza le poche regole le quali ci stanno lentamente portando fuori dall’incubo vero e che trascina con sé masse di insoddisfatti le quali, come scriveva Trilussa nella sua “Er nemico”, hanno bisogno di trovare un capro espiatorio dei loro fallimenti … Poi mi sveglio tutto sudato, per fortuna era un sogno!  L’Italia non può essere sprofondata tanto in basso

martedì 25 agosto 2020

Marco Di Paola Presidente Federazione Italiana Sport Equestri: per non interrompere quattro anni di successi!

 

Le elezioni si avvicinano e non è un traguardo da poco per l’Equitazione!  La Federazione Italiana Sport Equestri è, appunto, una Federazione e, come tale, deve rappresentare lo sport al Suo più alto livello senza potersi permettere concessioni che aprirebbero le porte a figure meno qualificate poiché provenienti da mondi e realtà diverse da quelle Federali e Nazionali, seppure assolutamente rispettabili.  L’avvocato Marco Di Paola e il suo entourage sono riusciti, in questi anni, a riportare l’attenzione, anche dei non addetti ai lavori , verso le discipline equestri  riaprendo le porte di un mondo che, forse, stava diventando troppo ovattato: la loro  grande abilità è stata quella di creare nuovo interesse senza abbandonare il blasone. Io vedo, purtroppo altrove, grande voglia di livellare ma il livellamento, per sua stessa definizione,  non è mai verso l’alto quanto, piuttosto, verso il basso!   In questi quattro anni in cui ho potuto vivere da vicino quella che io definisco una "Federazione giovane" , ho potuto constatare passione per lo sport, interesse per la sicurezza , amore per la cultura, voglia di allargare gli orizzonti ma, anche , un deciso sentimento di tutela dell’integrità della professionalità di istruttori e atleti … peculiarità che una Federazione non può sottovalutare e che, mi permetto di dire, è essa stessa cultura dello sport. Queste le ragioni per le quali incrocio le dita e mi auguro, per il bene del nostro sport, che questa Presidenza continui il cammino intrapreso.

lunedì 3 agosto 2020

La ripresa della scuola è una falsa preoccupazione. I bambini sono, spesso, più intelligenti e disciplinati di tanti adulti.

In questi giorni, in questi mesi si sono fatte tante discussioni riguardo alla riapertura delle scuole e tante geniali idee sono state proposte ... al punto che la vecchia esclamazione “ ‘azzolina!” è davvero tornata di moda! Banchi con le rotelle, banchi separati da vetri e quanto altro si scontrano con la realtà che è fatta di rapporti umani quotidiani che i bambini, fortunatamente, ancora conoscono: una ricreazione, la merenda, il pranzo, la partita di calcio, l’ora di ginnastica. Ma … i bambini sono le spugne che assorbono i nostri esempi! State certi che se un genitore, un insegnante, un educatore daranno Loro l’esempio corretto questo non sarà disatteso.  You are the bows  from  which your children as living arrows are sent forth.  (   Voi siete gli archi dai quali I vostri figli, come frecce, vengono scagliati.) … scriveva Kahlil Gibran ne “ Il profeta”.  


mercoledì 29 luglio 2020

Salvini & Bocelli ... pessimi consiglieri!


Esiste un insano diritto, quello di parlare a sproposito!  Riguardo ad Andrea Bocelli non voglio entrare nel merito del suo successo, a mio avviso costruito e sopravvalutato, mi chiedo unicamente a quale titolo parli, blateri, si esprima riguardo ad argomenti sui quali la medicina e la scienza debbano ancora  terminare il Loro percorso. Solo qualche mese fa  il cantante prendeva soldi dallo Stato per farsi immortalare a casa, cauto, prudente, disciplinato ... mentre oggi incita alla ribellione!  Eh si! Perché i messaggi che l'artista  lancia istigano alla  ribellione! … Ma mi chiedo da cosa! Se ci venisse chiesto di rimanere chiusi in casa, se non potessimo vedere o frequentare i nostri affetti, se nemmeno potessimo uscire per una passeggiata … forse qualche domanda me la porrei! Ma, ad oggi, ci viene chiesta solo un po’ di disciplina, un po’ di igiene!   La grande parte del mondo scientifico sostiene che il Virus non sia morto e  l’Italia, grazie anche ad una serie di precauzioni attuate, sembra essere un’ isola felice rispetto al resto del Mondo.  Mi chiedo, dunque,  se sia  così terribile non darsi la mano; se sia  insostenibile il parlare ad un metro di distanza; se sia   assurdo l’igienizzarsi le mani dopo essere venuti in contatto con un bancomat o un carrello del supermercato! Suvvia! … Ricordiamo l’incubo vissuto e non diamo retta ai cattivi maestri quali Salvini e Bocelli! L’Italia è un calciatore che ha subito un gravissimo infortunio! C’è il medico buon consigliere il quale, dopo mesi di letto e sedia a rotelle, suggerisce  al malato prudenza ancora per qualche tempo al fine di una completa guarigione … c’è, poi, il cattivo consigliere che incita l’atleta ferito a rientrare in campo subito, senza paure, scordando il particolare che l’avversario  non si curi del fatto che il suo antagonista sia convalescente e un nuovo infortunio lo metterà ko... Una ricaduta metterà ( uso il futuro e non il condizionale non a caso) in ginocchio l'economia: non permettiamola, siamo prudenti!

martedì 30 giugno 2020

Il football senza pubblico, uno sport senza il cuore.


Il calcio senza pubblico è uno sport senza anima.
Sono  da sempre stato appassionato di calcio anche se non sono   uno sfegatato tifoso;  amavo l’atmosfera  che si creava prima di una partita, magari importante; mi piaceva osservare dal mio terrazzo di Torino i pullman stipati di tifosi , gli stessi che poi vedevo colorare le gradinate dello stadio con  le loro coreografie. Lo sport è cuore, anima: avete mai solo provato ad immaginare cosa significhi giocare di fronte a quaranta, cinquanta, magari ottantamila tifosi che urlano, cantano, incitano? Io nasco tennista, Mario Enrico Rossi che scrive a quattro mani con me nasce calciatore ma entrambi sappiamo quale sia la differenza tra giocare in un campo di periferia e giocare davanti a gente che ti osserva. Il calcio è quel bambino che tiene per mano il suo idolo prima di entrare in campo, sono gli occhi del tifoso felice o deluso sulle tribune, è la rabbia dello sfegatato che vive per quella partita il martedì sera come fosse il suo unico problema nella vita, sono gli occhi del piccolo tifoso felice in contrasto con quelli del suo altrettanto giovane coetaneo deluso sugli spalti, è il suono assordante dei cori e, poi, si!... ci sono anche loro, i mega milionari che rincorrono una palla e che dovrebbero ricordarsi che senza quel bimbo in tribuna, quell’operaio per il quale rappresentano il simulacro di una Vittoria o di una Sconfitta della Vita, non conterebbero un bel nulla in assoluto.

 Mega milionari che durante il Covid, incredibilmente, ci sono mancati molto meno di quanto avremmo immaginato.
Queste partite simulacro di allenamenti a porte chiuse sono inguardabili. 
Non trasmettono emozioni.
Maradona sarebbe diventato la 'Mano de Dios' se avesse segnato un goal irregolare in uno stadio desolatamente vuoto ? 
Avrebbe avuto per lui lo stesso significato alzare la coppa  davanti ad una manciata di addetti ai lavori ?
Non si sarebbe  gustato il ruggito della folla ?
Dalla bidonville di Villa Fiorito al tetto del mondo solo per l'ingaggio e i diritti televisivi ?  
Che tristezza sarebbe stata !!!
Eh già, dimenticavo. A tutto c'e' rimedio !!!
Il pubblico ologrammo  - psichedelico della finale di Coppa Italia (fantastico vero ?) ed il tasto verde di Sky per gli effetti sonori (peccato che esulti in maniera asincrona)
 Mario Catania
 Mario Enrico Rossi


I

mercoledì 17 giugno 2020

Il caos e l'imposizione di una guida: la forza di ogni regime.


Il momento storico surreale che stiamo vivendo ha lasciato  tutti, pochi esclusi, con un certezza: nessuno si è fatto realmente un’idea di cosa sia accaduto! L’affermazione di cui sopra è oltremodo preoccupante poiché implica l’assoluta sfiducia nei confronti di chi sia deputato a governare e di chi sia deputato ad informare.   Cosa sia accaduto? Perché sia accaduto? Cosa stiamo vivendo e perché lo stiamo vivendo? Cosa sia tutto questo?  … Nessuno lo sa eppure girano sul web, sui notiziari, nelle conferenze stampa le tesi più disparate: una guerra di tutti contro tutti.  “Le mascherine servono ma non servono”; ”Il distanziamento è utile ma pressoché inutile” ; “Il virus resiste all’cambiente esterno ma l’ambiente esterno gli è letale”;  “Abbiamo vissuto un dramma ma no! .. Non è vero, era tutta una farsa!”.   Tutti si scoprono essere  scienziati, ricercatori, medici, economisti, politologi perché laddove manchi un punto di riferimento - il quale, nel caso in specie dovrebbe essere rappresentato dallo Stato - molte, troppe teste bene o malpensanti si arrogano il diritto di ergersi a tale rango ed allora, volutamente o no, si crea il caos. Il caos è l’origine della negazione della Verità. Esso  è la nebbia che impedisce la vista, la nebbia che tutto appiattisce e l’appiattimento della Verità è la prima e vera arma di ogni regime.

giovedì 4 giugno 2020

Gli animali e l'uomo.



Il rapporto uomo - animale  è atavico così come, a volte, risulta innata la convinzione dell’essere umano di godere di una superiorità intellettiva nei confronti degli animali. Ma, un animale, se sbaglia e viene punito non sbaglia più! Tanti comportamenti di questi giorni mi hanno fatto sorgere alla mente questo parallelismo: stiamo uscendo dal periodo più buio e duro dopo la Seconda Guerra Mondiale; abbiamo preso lo schiaffo più forte che mai avremmo potuto immaginare; siamo stati costretti in casa potendo, per mesi, uscire unicamente con certificazioni, a duecento metri dall’abitazione, vedendo la nostra libertà limitata se non azzerata e, oggi, quando ci viene chiesto di fare quello che vogliamo indossando una mascherina, lavandoci le mani e stando un po’ distanti …. tanti si ribellano, manifestano, sfottono perfino chi rispetta le regole. Solo ieri parlavo con un ingegnere che, con sorriso furbino, sosteneva come i medici fossero tutti degli sprovveduti improvvisatori che poco o nulla capiscono rispetto, secondo lui, agli ingegneri; a parte che non auguro a questo signore di aver bisogno di cure perché sarebbe bello che un medico improvvisato, nel caso, gli dicesse due paroline ma il dotto in questione, mi parlava avvicinandosi, senza mascherina o altro!  Speravo che il mondo potesse cambiare, che l’uomo imparasse da questa vicenda e invece vedo vincere ancora l’arroganza, la stupidità, la strafottenza. Gli animali sono perfettamente in grado di vivere in un sistema di equilibri mentre l’uomo è sempre più incapace di vivere nelle regole; l’uomo è bravissimo a costruirsi una propria convinzione, basata spesso sul sentito dire, per poi piegare tutta la realtà alla stessa, purtroppo, però, essendo in molti, questo genera il caos.